Francesca, vinta da un linfoma Ora vive in un libro per la ricerca

Aveva scritto una tesi sull’alimentazione sana e salutare durante l’anno di ricovero a Muraglia. Morta a 24 anni prima di laurearsi, il papà promuove il testo per raccogliere fondi contro il male

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Maggio 2015. Francesca Pirozzi ha 23 anni, studia alla facoltà di farmacia di Modena. Scopre di avere un linfoma. Inizia la sua battaglia contro il male. Viene ricoverata all’ospedale di Muraglia. La famiglia e il papà Marco, regista Tv e produttore di programmi di successo come "Turisti per caso", stabilitosi a Fano e con uno studio a Pesaro, sono al suo fianco. Francesca decide di affrontare la malattia con il coraggio e l’impegno della studentessa: converte la sua tesi, inizialmente su un altro argomento, sull’alimentazione durante il trattamento di chemioterapia. Francesca scrive in ospedale per un anno circa. Ogni tanto esce e va a Modena per dare gli esami. Ricerca materiale, chiede consigli ai medici. Scrive ciò che sperimenta su se stessa: sul suo male e su come affrontarlo anche con l’alimentazione, ovviando alla perdita di appetito e alla limitata scelta dei cibi. Conclude la tesi a giugno 2016 e la invia alla sua docente con l’idea di laurearsi nella sessione autunnale. Non ce la farà. Il male le impedisce di respirare. Perde lucidità. La tesi è pronta ma lei non la può discutere. Muore il 7 agosto 2016 a Pesaro. Per un anno, ricorda il papà Marco Pirozzi, "la nostra occupazione è stata piangere tutto il giorno. Abbiamo sperato fino all’ultimo". La docente dell’Università di Modena che aveva seguito Francesca apprende la drammatica notizia. Legge la tesi, si confronta con il Rettore che le conferisce la laurea alla memoria a maggio 2017: "E’ lì che ho avuto in mano la tesi stampata e rilegata – dice il papà – e mi viene l’idea di un progetto: parlo con l’oncologo di Fano Luca Imperatori, che conferma la validità dei contenuti e aggiunge suoi brani. Altre pagine le scrivono famosi chef con le loro ricette buone e salutari. La tesi di Francesca diventa un libro “Cibo ideale“: una parte dedicata al paziente oncologico, un’altra alla sana alimentazione per prevenire il cancro, con le ricette". Nel frattempo Marco Pirozzi ha creato un’associazione poi trasformata in Fondazione con un obiettivo: "Finanziare un progetto per dare fondi alla ricerca. Ma non volevo dare soldi a caso – spiega – volevo qualcosa di vero e concreto. Quindi ho cominciato a frequentare convegni oncologici. E ho trovato a Fano due ricercatori dell’Università di Urbino, dipartimento di Biologia molecolare, che avevano già fatto studi sulla sperimentazione in merito a problematiche oncologiche. Ci siamo incontrati e, trovata l’intesa, abbiamo fatto un progetto che ha permesso alla Fondazione di finanziare direttamente la ricerca universitaria, senza che nessun euro si perdesse". I pesaresi che vogliono contribuire alla ricerca possono acquistare il libro e devolvere offerte alla fondazione (www.fondazionepirozzi.it). A Francesca e a questa causa sono dedicati due giorni di conferenze a Pesaro, sabato e domenica, alla Pescheria e degustazioni nei ristoranti indicati nel sito della Fondazione.

Davide Eusebi