Pesaro, ancora frane, 11 sfollati in hotel

Rischio idrogeologico, l’assessore Belloni annuncia: "Adesso cercheremo per loro degli appartamenti"

La collina franata in strada dell'Altarello (Fotoprint)

La collina franata in strada dell'Altarello (Fotoprint)

Pesaro, 18 marzo 2018 - Gli sfollati sono 11, tutti alloggiati all’hotel Gala in viale Trieste. Sono tre famiglie, due provenienti da via dell’Altarello, una terza sfuggita ad una frana che si è mossa ancora più a monte di via dell’Altarello. Le tre famiglie dovranno rimanere fuori dalle loro case chissà per quanto tempo visto che la situazione sta peggiorando per le continue piogge. Ma i problemi sono anche altri. A pagare l’alloggio per la terza famiglia è sempre il Comune, con un distinguo.

Lo rivela l’assessore Enzo Belloni: «Abbiamo fornito un aiuto immediato a questa famiglia la cui casa rischiava di finire travolta dalla frana ma il problema per loro è che il terreno appartiene ad un privato. Questo significa che dovrà essere il proprietario a darsi da fare per eliminare la frana, irrobustire la parete e consentire quindi alla famiglia di poter rientrare in tutta sicurezza nella loro casa. Intanto l’amministrazione comunale anticipa le spese dell’alloggio in albergo alla famiglia, che si aggirano sui 35 euro al giorno a testa, ma poi dovremo chiedere indietro quei soldi proprio a quel nucleo famigliare che ha dovuto abbandonare la propria casa per colpa di una frana scesa da un terreno privato. Il cui proprietario non so che intenzioni abbia. Spero che intervenga in fretta per ripulire la parete franata e metterla in sicurezza. Noi non possiamo farlo a meno che si anticipino i lavori per poi rivalerci sul proprietario. Stiamo decidendo».

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L’amministrazione comunale intende cambiare però strategia nel dare alloggio agli sfollati: «Rimarranno in albergo ancora pochi giorni. Stiamo cercando degli appartamenti ammobiliati da prendere in affitto per consentire alle famiglie di avere una casa in attesa del rientro nella loro. Anche in questo caso sarà il Comune ad affrontare tutte le spese di affitto perché la frana di via Altarello, che abbiamo ripulito, è scesa da un nostro terreno. Attendiamo di sapere se occorre mettere la rete di protezione oppure no. Se non servirà, le due famiglie potranno rientrare entro pochi giorni». Dunque, chi si trova sotto la minaccia di una frana si informi prima sulla proprietà del terreno. Se è privato, il Comune presenta il conto dopo aver fatto i lavori di bonifica. Come potrebbe succedere per strada San Nicola chiusa da anni per una frana scesa da un terreno privato: «Ci incontreremo nei prossimi giorni con i proprietari delle case lungo quella strada – rivela Belloni – ma noi siamo pronti a partire anche domani con l’aprire la strada, magari ad un’unica corsia. Ma prima il proprietario della parete franata dovrà ripulire tutto. Se non lo vuol fare, lo può sostituire il Comune ma poi faremo rivalsa per riavere il denaro speso».

ro.da.