Furti in casa: le regole per difendersi "Guardia alta contro i ladri, ecco come"

Il decalogo della Polizia in tempo di vacanze. Intervista a Paolo Badioli, dirigente della questura

Migration

di Giorgio

Guidelli

L’asfalto brucia. La sabbia scotta e la porta di casa pure. Perché pensi sempre che, quando scendi in spiaggia, il nemico ti ascolti. Proprio come in quel triste manifesto di guerra. Solo che, sto giro, il nemico è qualcuno che ti spia se esci. E, quando t’allontani, ti fa secca la casa. E tutto quello che c’è dentro. L’ansia da furto è fatta così. E anche da noi è bella alta. Lo dimostrano pure le auto di polizia e carabinieri, onnipresenti in ogni angolo della città. Le vedi, discretamente, gironzolare di notte, segno che non bisogna mai mollare la presa. In verità, secondo le analisi degli addetti ai lavori, i colpi in abitazione sono calati. Calati rispetto alle estati, ad esempio, di un lustro fa. La polizia di Stato divulga un decalogo per prevenire (lo trovate nell’articolo accanto). Il refrain, tra gli altri, è quello di sensibilizzare anche i vicini affinché ci sia reciproca attenzione a rumori sospetti sul pianerottolo o nell’appartamento. Nel caso, non bisogna esitare a chiamare il 113. Poi ricordare che i messaggi sulla porta dimostrano che in casa non c’è nessuno e tante altre piccole accortezze. Ma, forse, è anche la civiltà smart, wi-fi e tutto quello che l’"alfawebtizzazione" muove, a scoraggiare i ladri, tra cui webcam e sistemi di videosorveglianza. Paolo Badioli, commissario capo, dirigente ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della questura di Pesaro, analizza il fenomeno in città e dintorni. Spiega: "Il fenomeno dei furti in abitazione non è un dato che in questo momento preoccupa rispetto al passato. C’è stato un calo rispetto a cinque anni fa. L’andamento di quest’anno è analogo all’anno scorso. Nulla anche a vedere col passato in cui Pesaro era oggetto di raid ladreschi". Ma che succedeva in più?

"C’erano furti degenerati in rapine".

E perché il vostro decalogo punta soprattutto sull’estate?

"L’estate risente di una certa stagionalità del fenomeno. In estate o nelle feste c’è aumento di furti in casa".

E voi come vi comportate?

"La situazione è monitorata. La tecnologia fornisce elementi utili per la prevenzione per scongiurare l’azione di malintenzionati".

Quindi, tra i consigli, qual è quello più importante?

"Tutti, ma in particolare quello di avvertire il vicino di casa quando si va via".

A Pesaro quali sono le casistiche più diffuse?

"Ovvio che l’effrazione degli infissi è la più diffusa. Poi c’è il furto nelle auto in sosta. Non bisogna mai lasciare le chiavi di casa in auto. Guardando il libretto di circolazione, i ladri risalgono all’indirizzo".

Altri episodi?

"Occhio ai furti di orologi. E occhio a persone che con la tecnica dell’abbraccio, ti sottraggono le collanine e i portafogli. Per non parlare del fenomeno nuovo: i furti delle marmitte catalitiche. Diversi gli episodi a Pesaro e provincia".

Come accorgersi?

"I proprietari sentono il rumore spropositato dell’auto. Vuol dire che il colpo è stato messo a segno".

Quale l’identikit dei nuovi ladri?

"Sono dell’est. E in genere pendolari del furto".

Misure preventive?

"Incentivare il controllo del territorio che ha portato, indubbiamente, risultati. Ma anche telecamere e tecnologia disincentivano".

Poi c’è il terzo incomodo: la truffa digitale.

"Quella è sempre più diffusa. E al passo coi tempi, direi".