Pesaro, furto al Cap. Maxibottino di profumi

I ladri, forse 4, spaccano la vetrata d’ingresso e fanno razzìa dei profumi più costosi. Il titolare: "Ti fanno diventare intollerante"

Marco Belocchi, titolare del Cap (FotoPrint)

Marco Belocchi, titolare del Cap (FotoPrint)

Pesaro, 18 ottobre 2018 - "Sono arrivato qui in negozio, in pigiama, l’allarme era suonato alla 3,15 e ho visto una scena davvero brutta: gli scaffali dei profumi vuoti, tutti i vetri per terra. Dico la verità: mi sono dovuto mettere a sedere e prendere un bicchiere d’acqua, questo negozio l’ho fondato io, tanti anni fa, è la mia seconda casa, e quando vedi certe cose ti senti violato dentro, e questi fatti ti fanno diventare intollerante».

Parole di Marco Balocchi, titolare del Cap di via Faggi, grossa rivendita di profumi, lunga tradizione familiare alle spalle (il padre e lo zio avevano anche il negozio Cap in via Belvedere, poi passato ad altra gestione). Balocchi ieri mattina guardava sconsolato gli scaffali vuoti: Tom Ford, Chanel, Gucci, Dolce & Gabbana, insomma tutte le migliori e soprattutto più costose marche (una bottiglietta di quei profumi può arrivare a costare 130 euro) depredate nella notte dalla banda del buco, anzi del tombino, quello che c’è ancora proprio davanti all’ingresso del negozio.

I proprietari lo hanno rimesso a posto, ma ieri mattina era per terra, nel negozio, perchè con quello i ladri hanno spaccato la parte inferiore di una vetrata antisfondamento, che però non ha resistito all’impatto del blocco di pietra. Una volta passati all’interno del negozio, la banda – probabilmente quattro, anche se non ci sono immagini – ha tirato giù dagli scaffali le confezioni dei profumi più pregiate, le ha gettate dentro degli scatoloni da frutta che usano i supermarket, poi hanno caricato il tutto su una macchina che, dopo aver scassinato il cancello di ingresso, erano riusciti a portare fino davanti all’ingresso principale del negozio. Un lavoro rapidissimo, poco più di 10 minuti, che ha permesso ai banditi di fuggire prima che arrivasse sia la vigilanza, che il proprietario, che i carabinieri, richiamati dall’allarme. Il negozio è assicurato. Il bottino è da quantificare, siamo attorno ad alcune decine di migliaia di euro.