Gabicce, la procura dà lo stop al doppio padre. “No alla registrazione dei figli”

La coppia gay ha due gemelli da madre surrogata in America

I gemellini in braccio ai due papà e il sindaco di Gabicce Domenico Pascuzzi

I gemellini in braccio ai due papà e il sindaco di Gabicce Domenico Pascuzzi

Gabicce (Pesaro), 4 luglio 2018 - È una questione di famiglia, seppur complicata: due gemelli americani, nati nel febbraio scorso in California, hanno due padri di Gabicce mare. È una coppia omosessuale che voleva avere dei figli, e per questo è andata in America firmando un contratto con un’agenzia che ha messo a disposizione una maternità surrogata, costata come un appartamento al mare. Tornati a casa, la coppia ha ottenuto il 18 aprile scorso la trascrizione dei bimbi come propri figli all’anagrafe del Comune rivierasco, senza specificare chi sia il padre biologico. La procura di Pesaro ha letto il giornale con la notizia della festa per l’evento, le facce felici dei protagonisti, il sindaco che abbracciava coppia e gemelli, ed ha chiesto spiegazioni al Comune, che nel frattempo stava inviando una segnalazione ai giudici su quella paternità doppia, tanto per scrupolo. Il sostituto procuratore Silvia Cecchi non ha esitato molto. Ha impugnato quella trascrizione all’anagrafe ricorrendo al tribunale civile per sospetta violazione dell’ordine pubblico riservandosi di chiedere l’annullamento dell’atto. Ieri c’era un’udienza subito rinviata a settembre per mancanza dei due papà.

A proposito: la procura sa poco o nulla sui due bambini. Ignora chi sia il loro padre biologico. «Non basta produrre un documento californiano con la scritta i gemelli hanno due padri per farci stare tranquilli – spiegano in procura – vogliamo approfondire l’istruttoria e se sarà necessario chiedere di sottoporre alla prova del dna bimbi e genitori intenzionali». I quali si chiamano Blago Kirof di 34 anni e Andrea Bartolini di 57 anni, di professione albergatori. Sono diventati padri in California grazie ad una sentenza di un giudice di contea che, seguendo un modello standard di sentenze, ha preso atto della volontà della gestante, ancor prima di partorire, di voler consegnare alla nascita i due bimbi alla coppia omosessuale italiana, previo ovviamente pagamento. La gestante ha dichiarato di non voler avere alcuna responsabilità né diritti sui bambini e sulla loro vita futura e di aver preso questa decisione nella massima libertà condividendola con suo marito. Questo ha permesso al giudice di scrivere che i bimbi, americani di nascita e dunque con passaporto, avranno due papà di nome Blago Kirof e Andrea Bartolini che si occuperanno di loro. Punto.

Spiega l’avvocato Alexander Schuster di Trento, che assiste legalmente la coppia di Gabicce: «Col termine ordine pubblico violato si può abbracciare ogni cosa e quindi ci si può aspettare di tutto. In questo caso, abbiamo una sentenza del giudice americano che afferma l’iter seguito, individua la gestante e stabilisce quali siano i genitori intenzionali senza i quali i due bambini non sarebbero nati. Se vogliamo poi andare contro sentenze europee che priviligiano l’amore di una famiglia al resto, staremo a vedere». Sul chi sia il padre biologico dei bambini, l’avvocato non dice nulla: «Non ricordo se è stato specificato, ma credo che non abbia importanza. I miei assistiti sono entrambi padri per la giustizia americana. E l’anagrafe italiana li ha riconosciuti. Se la magistratura ora impugna andremo a confrontarci, e se sarà necessario fronteggeremo un eventuale annullamento della trascrizione andando fino a Strasburgo. Va salvato il principio di famiglia che ama e cresce i figli».

Il sindaco Domenico Pascuzzi dice:«L’ho firmata io la trascrizione. Mi sono fidato del giudice americano e ho visto che in Italia l’hanno fatto anche altri». La prefettura ha fatto ricorso in tutta fretta al Ministero degli Interni per capire cosa fare. Perché in fondo in fondo, nessuno lo sa.