Gabriel va da Papa Francesco e sogna un lavoro

Appena uscito dall’istituto Santa Marta vorrebbe fare il cameriere. Il preside Franca: "I ragazzi speciali hanno diritto a un futuro fuori casa"

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A Gabriel Pieri il coraggio non manca. Quando Papa Francesco si è fermato davanti a lui, per parlargli, Gabriel, 21 anni, pesarese diplomato all’Istituto alberghiero Santa Marta ha tirato fuori l’immagine sacra della Madonna delle Grazie e gliel’ha regalata, insieme a dei dolcetti italo argentini fatti con i compagni di cucina. "Ho scandito il nome della mia città, Pesaro – ha detto con orgoglio –: magari il Santo Padre si ricorda e ci viene a trovare. E con lui tanti turisti". Gabriel Pieri, con il suo tutor Elisa Pagnoni, nel 2022 è rientrato tra i primi nove al concorso nazionale di pasticceria per ragazzi speciali. Tutti i partecipanti sono stati poi in visita a Roma dove il Papa ha salutato le scolaresche del concorso.

Seduto accanto a Gabriel, a San Pietro, c’era il preside Roberto Franca. "Che il Santo Padre si fermasse non era previsto – racconta il dirigente –, ma non mi stupisco: anche a scuola Gabriel ha sempre attirato molta simpatia e complicità. Non sapevo cosa Gabriel avrebbe detto a Papa Francesco: fino all’ultimo ho pensato che gli avrebbe confessato uno dei pensieri su cui rimugina da tempo". E cioè? "Me l’ha ripetuto anche in treno mentre venivamo a Roma. Preside – mi ha detto – sono un cameriere. Perché non mi prende nessuno a lavorare?". Gabriel, nella sua innocenza, ha dato voce ad un dilemma importante a cui sta cercando una soluzione, anche Maruska Palazzi, garante comunale per i diritti delle persone con disabilità: l’autonomia lavorativa di chi è disabile, fuori dall’ala protettiva della scuola e della famiglia. "I ragazzi speciali come Gabriel hanno diritto ad avere un futuro fuori casa – spiega il preside Franca –. So che Palazzi ha costruito dei percorsi con le associazioni di categoria, dal commercio all’artiginato, perché i ragazzi speciali possano essere impiegati in quello che hanno imparato a scuola. E’ una ottima strada da percorrere. Siamo tutti un po’ responsabili".

Andando al sodo: chi avesse un posto in sala per Gabriel, contatti la scuola. Ma cosa ha detto Papa Francesco a Gabriel? "Mi ha detto che quando servo a tavola devo farlo sempre regalando un sorriso" osserva il 21enne, intenzionato a fare tesoro di quelle parole. "Certo, un sorriso allunga la vita" gli ha anche risposto. Papa Francesco ha chiesto a Gabriel quale fosse la sua specialità e se sapesse cucinare: "Sì, dai. Mi piace stare in sala in verità" ha risposto Gabriel. Nell’ottica di costruire percorsi di autonomia il preside Franca, con gli insegnanti del Santa Marta, ha pronto un progetto da presentare alla città: "Sono anni che la nostra scuola elabora percorsi di inclusione sociale. Abbiamo pensato che un bar didattico – spiega il preside – tenuto dai nostri studenti possa essere una palestra di vita efficace e formativa. Lo presenteremo alla città giovedì 15 dicembre". Di cosa si tratta? "Sarà un bar aperto al pubblico: tutti potranno venire per fare colazione o per acquistare i prodotti fatti dai nostri ragazzi. I proventi dalla vendita serviranno ad ampliare l’offerta formativa: acquistare materiali per i laboratori, finanziare visite didattiche e compresenze durante i corsi. Grazie a questa esperienza tutti i giovani sperimentano lo stare al pubblico e consolidano le competenze".

Solidea Vitali Rosati