Galleria Roma: tanti annunci, zero lavori

Il Comune aveva trovato l’accordo con i condomini: "Voi sistemate il tetto, noi il pavimento". Ma solo i privati hanno fatto la loro parte

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"Noi faremo il pavimento, togliendo la gomma nera e il condominio sistemerà il tetto e l’illuminazione". Queste le parole del sindaco Matteo Ricci durante una riunione con commercianti e residenti della Galleria Roma nel 2019. Ma, a tre anni dai lavori di ristrutturazione della cupola, l’impegno preso dal Comune si scontra con una nuova problematica: lo spessore presente sul solaio sottostante il pavimento della Galleria è troppo sottile per consentire l’impiego delle lastre in porfido, lo stesso tipo utilizzato per dare nuova vita ai portici di via San Francesco. Questo è quanto emerso dai primi rilievi tecnici. L’idea era infatti quella di creare una continuità estetica tra due delle “porte” di ingresso principali al centro storico. Tuttavia rifare il pavimento in un materiale diverso e più pesante rispetto a quello esistente sovraccaricherebbe la struttura dei garage condominiali, motivo per cui vanno fatte opportune verifiche e, se necessario, andrebbe consolidato il solaio. In altri termini, la “palla” passa nuovamente ai condomini.

"Il condominio dovrebbe certificare l’idoneità del solaio prima di qualsiasi intervento, nel suo stesso interesse". E’ il sunto di quanto discusso nelle ultime assemblee condominiali. "Se non fossero sopraggiunte tali problematiche i lavori sarebbero già iniziati perché i soldi ci sono, me lo disse a suo tempo lo stesso assessore Belloni", racconta Delvio Del Prete, titolare del negozio “Galleria del bimbo”. Ma intraprendere lavori su una struttura che, seppur ad uso pubblico, rimane privata, mette di fronte il Comune a diversi problemi.

Intanto il degrado e l’abbandono continuano a destare disapprovazione e malcontento tra chi lavora e vive in galleria e desidererebbe un rilancio di immagine della stessa. "Sono qui da 40 anni e certo mi sarebbe piaciuto vedere un miglioramento delle condizioni della galleria. Si sonp dette tante cose, si parlava addirittura di giardini verticali. Ma sinceramente inizio ad essere un po’ rassegnat"”, commenta sempre Delvio Del Prete. E continua: "Tutte le mattine mi tocca pulire davanti alla mia vetrina per quanta sporcizia si accumula". "La gomma nera è difficilissima da tenere pulita. Lo sporco si annida ovunque" così si esprimono al riguardo Elisabetta Arduini e Vanda Rossano del negozio di abbigliamento per bambini Bunny. Più che l’estetica, che sicuramente non aiuta, c’è un problema di igiene e decoro come spesso denunciato dalle pagine di questo giornale. Ma per Elisabetta Arduini il vero problema sarebbe l’illuminazione: "La galleria è troppo buia, le vetrine si notano appena". E poi propone "Se avessimo un minimo di collaborazione, anche noi commercianti potremmo dare un contributo impegnandoci ad abbellire gli angoli delle nostre vetrine".

"Basterebbe poco, qualche lucina, l’organizzazione di piccoli eventi… e invece siamo abbandonati a noi stessi", la riflessione di Martina Falcinelli, dipendente del negozio Midié: "Nelle altre città le gallerie sono il centro della vita mondana e dello shopping, qui una zingara spesso dorme di fronte al negozio e viene anche a fare i bisogni. Questa non può essere solo una responsabilità condominiale".

re. p.