"Gambini è troppo tiepido sulla legge speciale"

Giorgio Londei si rivolge al sindaco: "La mozione passata in Regione per far pressione sul governo è merito di Giacomo Rossi"

"Gambini è  troppo tiepido sulla legge speciale"

"Gambini è troppo tiepido sulla legge speciale"

La Regione ha approvato la mozione che chiede allo Stato il rifinanziamento della legge speciale su Urbino e l’antico Ducato. Lo ha fatto in maniera unanime votando la mozione del consigliere Giacomo Rossi. La legge era stata scritta nel 1993 da Giorgio Londei con Carlo Bo, Paolo Volponi e Giovanni Maria Venturi. Solo uno è sopravvissuto.

Londei, come commenta questa notizia?

"Penso che sia un atto straordinariamente importante. È la prima volta che la richiesta di rifinanziamento per la legge speciale Urbino e l’antico Ducato viene approvata con una mozione in Consiglio regionale. È un atto molto atteso da Roma (ovvero dal governo centrale) e questo lo posso dire perché più volte, nei colloqui che ho avuto, mi veniva chiesta la posizione della Regione".

Una posizione chiara, ora.

"Sì, una posizione chiara. Il merito va a Giacomo Rossi dei Civici Marche che ci ha sempre creduto, a tutti i consiglieri regionali che hanno votato, ma anche al capogruppo in Consiglio comunale Lino Mechelli e al consigliere Andrea Pazzaglia che l’hanno appoggiata".

I prossimi passaggi?

"Se si riesce va inserita nella legge di Bilancio o nel Mille Proroghe; la Regione lo ha già chiesto. In ogni caso non si tratta di fare una nuova legge ma di un rifinanziamento, può essere fatto in un qualsiasi provvedimento che passa in Parlamento. Se non ci fossero oggi le condizioni di tempo sarà valido fino a quando questo Consiglio regionale non scadrà".

Questo tra l’altro è il trentennale di questa legge scritta e presentata anche da lei.

"Sì, esatto. Assieme Paolo Volponi, Carlo Bo e Giovanni Maria Venturi. Bo era senatore a vita, Volponi era stato eletto alla Camera e Venturi con me al Senato. Io l’ho l’ho scritta e coordinata e il contributo delle persone che ho citato è stato molto importante".

Oggi vuole rispondere al sindaco di Urbino Maurizio Gambini, in che senso?

"Voglio dire al sindaco, con molta tranquillità, che mi aspettavo che apprezzasse di più ciò che ha fatto Giacomo Rossi con Mechelli e Pazzaglia. Non si è percepito, da lui, quel calore che dovrebbe esserci. Mi aspettavo che dicesse che anche lui avrebbe perorato la causa a Roma. Tra l’altro gli voglio dire di non sottovalutare l’atto fatto dal Consiglio regionale perché se Urbino è speciale, tra le città italiane ed europee, lo è perché gode di leggi speciali. Questa è la terza fatta. Non vorrei che sottovalutasse l’atto come ha fatto quando è venuto in Consiglio comunale a proporre una delibera sull’indennità secondo gli abitanti e non come città capoluogo. Io l’ho fermato e i Ministri dell’economia e interno mi hanno dato ragione. Urbino non è una città qualsiasi, il livello va tenuto sempre alto".

Francesco Pierucci