Gambini: "Ho già pronto il nome del successore"

Il sindaco: "Sono disponibile per un eventuale terzo mandato in Comune. Esiste anche un piano per chi potrebbe venire dopo. Ma è top secret" .

Gambini: "Ho già pronto il nome del  successore"

Gambini: "Ho già pronto il nome del successore"

Bocche cucite. Nessuno si sbottona su chi si candiderà a sindaco di Urbino. Ma la curiosità c’è e così le voci. La scorsa settimana c’è stato un lampo di nome: Roberto Burioni. Secondo i rumors, accreditatissimi, il virologo lo si voleva in corsa con il Partito democratico. Corsa però bloccata in partenza dallo stesso scienziato che ha smentito. Tutto questo era stato preceduto da Sinistra per Urbino aveva tirato fuori dal cappello Oriano Giovanelli e echeggiavano da tempo anche Federico Scaramucci e Gianfranco Fedrigucci, loro però come battitori liberi. E allora ieri l’attuale sindaco di Urbino Maurizio Gambini ha lanciato un freccia ai microfoni dell’Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino: "Sono disponibile ad un terzo mandato". Che era disponibile lo si sapeva già da tempo. Non era un segreto.

Quello che non si sapeva, e non si saprà ancora per un mese, è se questo sarà possibile. Infatti serve la modifica al Testo unico sugli enti locali e se arriverà non sarà prima di gennaio. Nel caso c’è già una successione che però è secretata. Lo abbiamo intervistato per capirne di più.

Gambini, è quindi pronto a correre per il terzo mandato?

"Me lo hanno chiesto le forze che compongono l’attuale maggioranza, in caso di possibilità. Ne parleremo nuovamente se ci sarà certezza. La disponibilità l’ho data".

In caso contrario è pronta la successione?

"Sì, un percorso ce l’ho già in mente e ovviamente un nome".

Chi è ?

"Non ho detto niente a nessuno per ora e non glielo dico nemmeno sotto tortura (ride Gambini). Mi sono premunito con un’alternativa anche perché non possiamo arrivare a gennaio senza un’idea. Ovviamente deve essere condivisa da tutte le forze civiche e politiche. E, aggiungo, è giusto così non possiamo uscire con un nome ora, per rispetto delle persone. Quindi bocca cucita. L’alternativa che ho in mente è preparata e vincente, ma deve essere condivisa da tutta l’alleanza e naturalmente approvata dai cittadini".

Ok cambiamo argomento, almeno in parte. Martedì è stata votata in maniera unanime in Consiglio regionale la mozione di Giacomo Rossi su spunto di Giorgio Londei per il ri-finanziamento della legge speciale ‘Urbino e il Montefeltro’. A sostenerla anche due suoi consiglieri comunali, Lino Mechelli e Andrea Pazzaglia.

"Sì e li ringrazio. Sicuramente questa votazione aiuta ma non è detto che quello che dice la Regione venga poi attuato. Da tempo sto lavorando su Urbino capoluogo di Provincia però evito di parlare sulla stampa perché prima bisogna parlarne con gli enti preposti, come il Ministero".

Francesco Pierucci