ALICE MURI
Cronaca

Gentilezza ai 300 orari: "Pecco il pilota più nobile. Lui è un avversario unico"

Bagnaia e Franco Morbidelli protagonisti dell’iniziativa ideata da Vittorio Livi e Marcucci Pinoli. L’ex campione del mondo: "Momento difficile ma ho tutto il sostegno fondamentale del team".

Bagnaia e Franco Morbidelli protagonisti dell’iniziativa ideata da Vittorio Livi e Marcucci Pinoli. L’ex campione del mondo: "Momento difficile ma ho tutto il sostegno fondamentale del team".

Bagnaia e Franco Morbidelli protagonisti dell’iniziativa ideata da Vittorio Livi e Marcucci Pinoli. L’ex campione del mondo: "Momento difficile ma ho tutto il sostegno fondamentale del team".

"Uno dei miei più grandi esempi di gentilezza? È senza dubbio proprio Pecco. Tra noi piloti è sempre stato quello che ha avuto il comportamento più nobile e delicato nell’essere avversari in pista". Con questa frase, dove si ritrova poi anche il senso della serata, Franco Morbidelli ha aperto l’incontro dal titolo "Gentilezza e brividi ai 300 km all’ora" che si è tenuto ieri all’Alexander Museum Palace Hotel e che lo ha visto protagonista insieme a Francesco Bagnaia. Un evento ideato da Vittorio Livi, patron Fiam e fondatore insieme ad Alessandro Marcucci Pinoli dell’associazione Persona Gentile, presieduta oggi da Pierfrancesco Marini, per un faccia a faccia diretto tra i due piloti (assente all’ultimo Marco Bezzecchi) e tanti appassionati della MotoGp. Al centro della serata il tema del fair-play e della gentilezza che da anni dimostrano tra loro e nei confronti dei tifosi. "Quest’anno in Qatar io e Franco abbiamo avuto una lotta particolarmente intensa – dice Pecco – ma siccome c’è un rispetto enorme tra noi, ci siamo chiariti subito, il giorno dopo in palestra".

Pecco affronta poi il momento difficile che sta vivendo nel motomondiale. "Sia nelle vittorie che quando i risultati tardano ad arrivare, il supporto che ricevo da parte del team Ducati è esattamente lo stesso. Quest’anno sto avendo delle difficoltà a performare come vorrei, ma i ragazzi mi stanno dando ancora di più".

D’accordo anche Franco Morbidelli: "Il mio team quest’anno è straordinario, mi supporta in tutto, siamo un gruppo di amici che viene da Tavullia o poco distante. Anche tra noi piloti c’è sempre una grande condivisione che aiuta ad unirci e a rispettarci e ci scambiamo consigli anche tecnici per migliorare. Una grande fonte di gentilezza per me è stata mia mamma (presente tra il pubblico, ndr) – aggiunge Morbidelli – da lei ho imparato tantissimo. I due piloti ricordano poi una figura pesarese chiave del mondo delle moto, Guido Mancini, che è stato un grande esempio per entrambi ma anche per tante generazioni di piloti. Altro esempio, Carlo Casabianca, preparatore atletico della VR 46: "Ci ha insegnato la dedizione allo sport e che il lavoro vero è anche quello che si fa anche fuori dalla pista".

Attraverso le domande dei presenti i ragazzi hanno affrontato poi il tema della famiglia: "Quando ero piccolo – dice Pecco – mi è capitato di vedere genitori che sgridavano i loro figli quando non ottenevano dei podi. Mio padre invece mi diceva soltanto di divertirmi. A quattro anni ho chiesto di portarmi in pista con le minimoto, un mondo nuovo per loro. La prima volta che mi ci hanno portato c’era Luca Marini che andava fortissimo e mi sono detto: voglio fare come lui". Situazione differente per Franco Morbidelli: "Mio padre faceva il meccanico, quindi praticamente sono nato su una moto. Sono stato molto instradato in questo sport, ci ho messo tempo per capire che la moto per me era amore, ma poi ho capito che era esattamente quello che volevo fare".

Alice Muri