Genuinità, sostenibilità, spirito creativo Le storie dei piccoli che fanno miracoli

Dal miele al farro, dal brodetto alla lavorazione del pesce: anche i produttori di eccellenze del territorio sono attrattivi per il turismo. Tutti gli esempi di aziende alimentari disseminate nella nostra provincia, unite dall’imperativo del rispetto per l’ambiente

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Il particolare ci salverà: il piccolo produttore che impasta e lavora la qualità nel suo quotidiano e che con la sua eccellenza richiama i turisti. E’il dato essenziale emerso dal forum degustato proposto da Qn Il Resto del Carlino in cllaborazione con Bper e che ha messo in vestrina piccole grandi e soprattutto buone storie marchigiane capaci di attrarre turisti da ogni dove.

Dal festival del brodetto di Fano, meta di decine di migliaia di visitatori ad ogni edizione, e capace, grazie al "Brodetto lab", di geniali invenzioni firmate, come in questo caso, da pescatori, ovvero dall’azienda Gaudenzi che lavorando il pesce di sottocosta ha proposto l’assaggio del filetto di mazzola che il maestro sommelier Otello Renzi ha abbinato alla salsa di Pacasassi (il finocchio selvatico marino dell’Adriatico) all’olio extravergine di oliva Cartoceto Dop.

Il tutto con i pani artigianali all’orzo e al farro studiati per l’occorrenza dal forno di Benvenuto Pagnoni, uno degli esercenti che hanno fatto la storia della panificazione locale.

Apprezzatissimi anche i salumi Alessi di Villa Ceccolini, fatti in casa con amore e grande passione, solo con sale e pepe come una volta, senza l’uso di conservanti, e da suini locali selezionati. E che dire della casciotta d’Urbino Dop di Tre Valli Cooperlat, assaggio luminoso, e del farro, alimento preferito dai Romani prima delle battaglie, che l’azienda Monterosso ha servito in squisita insalata. Altro miracolo gastronomico sono i legumi di San Sisto, capitale del fungo regionale, la zuppa di ceci e lenticchie di montagna rimessi a coltura da un gruppo di contadini puristi senza contributi pubblici.

Anche i mieli attirano buongustai da ogni dove: come nel caso della famiglia Gabannini di Urbino, che va oltre la tradizione con uno straordinario miele alla nocciola, o come nel caso dei mieli di Luca Londei di San Lorenzo in Campo, artigianali e floreali.

Da 85 anni inoltre la famiglia Nicolini ha il forno a Santa Veneranda, da cui escono prelibati panettoni artigianali. Successo anche per gli assaggi di olio dop Cartoceto, la cui annata è stata straordinaria, e dei vini doc del territorio: i Bianchelli del Metauro di "Vignaioli d’autore" e delle aziende Lucarelli, viticoltore che fa vini di "terra"; Guerrieri, che imbottiglia il territorio in ogni espressione con passione contadina, e Galiardi, che coltiva a biologico anche la vite. Senza trascurare l’attenzione alla sostenibilità ambientale impersonata anche da partner dell’evento come l’azienda "Paolo Muratori di A. Ferrari srl", realtà storica nel mercato della ristorazione, non alimentare, che ha guardato al futuro offrendo ancora prima dell’abolizione delle stoviglie monouso in plastica una vasta selezione di materiali ecologici per eventi ecosostenibili, delivery e takeaway.

"Mettiamo in tavola il rispetto per l’ambiente", è lo slogan che la "Paolo Muratori" ha voluto mettere in campo per sostenere un cambiamento necessario anche nella forma e nel servizio a favore dell’economia circolare del territorio, senza sprechi, né rifiuti non riciclabili. La regìa del forum è stata di Omnia comunicazione.