Giornalisti alla scoperta delle bellezze del territorio

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Per raccontare un territorio bisogna conoscerlo. Questo l’obiettivo del press tour, ovvero il viaggio dedicato alla stampa, nelle terre del duca Federico tra Urbino e Cagli. Cinque giornalisti della stampa nazionale (Beba Marsano, del Corriere della Sera, Laura Squizzato del Tg2, Floriana Schiano Moriello de Le FrecceTrenitalia, Vincenzo Petraglia del Gruppo Cairo RCS e Rosella Cerulli coordinatrice dell’evento e collaboratrice di numerose riviste turistiche) sono stati accompagnati dal segretario di Confturismo Terre di Urbino e del Montefeltro Egidio Cecchini. Un viaggio a tutto tondo realizzato in collaborazione con il Gal Montefeltro. La visita che ha aperto il press-tour è stato l’Oratorio di san Giovanni di Urbino che ha incantato e sorpreso tutti i partecipanti per la i bellezza del ciclo pittorico dei fratelli Salimbeni. Poi a Palazzo Ducale, accolti dal responsabile comunicazione, l’architetto Stefano Brachetti e accompagnati per tutto il percorso dal direttore della Galleria Nazionale delle Marche Luigi Gallo, che ha fatto rivivere ai partecipanti la magìa del Palazzo ripercorrendo le numerose opere di Giovanni Santi e Francesco di Giorgio Martini presenti e poi conducendoli attraverso la mostra “Urbino Crocevia delle Arti“.

Nel periodo trascorso a Urbino i giornalisti hanno anche incontrato l’assessore al turismo Roberto Cioppi e il priore dell’Oratorio di san Giovanni, Giuseppe Magnanelli. Ultima tappa del Tour Urbinate è stato il Mausoleo dei Duchi di san Bernardino.

Anche la gastronomia è stata protagonista di queste due giornate. Con la collaborazione dei ristoranti Il Girarrosto e Osteria L’Angolo Divino di Urbino e L’Osteria Sant’Angelo e il Caffè d’Italia di Cagli i prodotti del territorio sona stati protagonisti del racconto. A Cagli la visita è iniziata con la chiesa di san Domenico ed il ciclo di affreschi che decora la Cappella Tiranni, massimo capolavoro di Giovanni Santi. Poi il Teatro Comunale riaperto al pubblico con visita al dietro le quinte esplorando gli antichi meccanismi scenici, e il sipario opera di Alessandro Venanzi. Immancabile la Rocca Martiniana collegata con il Torrione Ovoidale in centro storico da un lungo cunicolo sotterraneo, il “soccorso coverto“, interamente percorribile con i suoi 360 gradini che dal torrione risalgono alla collina per aprirsi all’interno della fortezza.

Per Egidio Cecchini questa due giorni è stata "una intensa piacevole ed utilissima azione promozionale che ci ha permesso di far vivere i tanti aspetti e le tante bellezze del nostro territorio a un gruppo di operatori della comunicazione".