Giornata dell'infermiere Pesaro. "Ci siamo e ci saremo sempre"

Oggi è il loro giorno: le testimonianze di chi ha lavorato nella fase acuta dell’epidemia. L’Ordine darà 2000 magliette con le loro frasi

E' la Giornata dell'infermiere

E' la Giornata dell'infermiere

Pesaro, 12 maggio 2020 - "C’eravamo, ci siamo e ci saremo". E’ una delle frasi scelte dall’Ordine provinciale delle professioni sanitarie per festeggiare la Giornata mondiale dell’infermiere, che cade oggi, e che quest’anno coincide con i 200 anni della nascita di Florence Nightingale, la fondatrice della professione. Sotto, abbiamo raccolto le testimonianze di tre di loro impegnati in prima linea nell’emergenza.

Nell’occasione l’Ordine pesarese ha invitato gli iscritti a formulare un pensiero ispirato a questa pandemia: tra quelli pervenuti il Consiglio ha scelto i 15 più significativi che verranno stampati su oltre duemila magliette distribuite entro il mese di maggio a tutti gli infermieri che lavorano nella provincia di Pesaro-Urbino, diventando una sorta di "divisa".

"Sono frasi propositive e comunque di grande energia positiva, che raccontano di che pasta sono fatti i nostri iscritti", afferma orgogliosa la presidente provinciale, Laura Biagiotti. Le magliette non diventeranno però oggetto di una raccolta fondi a favore degli ospedali del territorio, come qualcuno aveva suggerito di fare: "Abbiamo già in corso una raccolta insieme alla Federazione nazionale degli infermieri – spiega Biagiotti – E come ordine di Pesaro-Urbino abbiamo appena donato 80 saturimetri ai Distretti di Pesaro, Fano, Urbino per i malati Covid non ospedalizzati: credo che il nostro contributo alla sicurezza della comunità sia incontestabile".

In questo avvio della Fase-2 dell’epidemia l’Ordine chiede alla Regione di definire regole precise e stringenti che permettano ai cittadini di tornare a frequentare i luoghi sanitari per curarsi. "Purtroppo non si muore di solo Covid19 – ricorda la presidente - Ci sono patologie altrettanto letali che hanno bisogno di diagnosi tempestive e di cure, il sistema deve tornare alla normalità anche se in sicurezza". Si. spa