
Un momento dell’iniziativa
L’istituto comprensivo Galileo Galilei di Villa Fastiggi in corteo per ricordare le vittime delle mafie. Così la città ha celebrato la Giornata della legalità "in memoria di tutte gli uomini e le donne che hanno dato la vita per difendere la giustizia e la libertà", hanno detto il sindaco Andrea Biancani e l’assessora alla Viabilità e Sicurezza Sara Mengucci, entrambi presenti all’iniziativa. "Un momento importante che ci riporta alla mente la Strage di Capaci del 23 maggio 1992 dove il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito Schifani, Rocco Dicillo e Antonio Montinaro furono assassinati. Ma come loro altre centinaia di vittime, donne uomini e bambini, che oggi ricordiamo con forza per riflettere e sensibilizzare la città e i giovani sul tema della legalità e della giustizia, che passa dal rispetto delle regole e dalla lotta alle mafie, oggi diventate sempre più silenti ma ancor più radicate del passato, perché coinvolte anche nell’economia legale".
Il “Corteo della legalità” è partito dalla scuola primaria statale “A. Gramsci” di Villa Fastiggi dove le classi 4ª e 5ª si sono unite alle classi 3ª della scuola secondaria di primo grado per la prima tappa al “Giardino dei Giusti” e poi alla biblioteca comunale “Peppino Impastato” del quartiere di Villa Fastiggi, dedicata al giornalista siciliano assassinato dalla mafia il 9 maggio del 1978. Infine, le celebrazioni si sono svolte davanti all’Istituto Galilei con la presenza del magistrato Silvia Cecchi che, dopo il corteo, ha raccontato la sua storia e risposto alle domande degli studenti e delle studentesse. "Quando si parla di legge, spesso, si pensa a qualcosa di lontano dal linguaggio comune e dalla vita quotidiana. In realtà, la legge nasce storicamente per difendere i più deboli: le vittime di mafie, le vittime di infortuni sul lavoro, le vittime di abusi famigliari, i reati comuni sul patrimonio e una lista lunghissime di casistiche. La legge incarna la giustizia e oggi, celebrando la legalità, diamo un messaggio importante a tutta la città grazie alle giovanissime generazioni".
La dirigente Donatella Di Paolo: "Dal sacrificio delle vittime è nato il seme che oggi coltiviamo con il rispetto delle regole e il coraggio di scegliere da che parte stare: quella giusta, quella della legalità". Gli studenti in coro hanno intonato le canzoni: “I cento passi” e “Pensa”. Erano presenti all’iniziativa anche il consigliere comunale Luca Pagnoni Di Dario e il presidente Auser Eugenio Andreose.