Giovane albanese legato e pestato in strada

È stato ritrovato nella sera di martedì scorso nel centro di Fermignano. Le indagini sembrano ricollegare il fatto agli incendi delle 3 auto

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Agguato e pestaggio per un giovane albanese del posto che è stato ritrovato nella serata di martedì scorso, alle 23.30, legato vicino ad una pianta e col viso pieno di ecchimosi e nella bocca dei cerotti per non farlo urlare. E’ accaduto nella zona artigianale, non lontano dalla caserma dei carabinieri a quell’ora chiusa. Il giovane è stato portato in ospedale a Urbino dove gli hanno diagnosticato alcuni giorni di prognosi. Interrogato dagli inquirenti, non sembra che abbia fornito indicazioni utili per rintracciare gli autori del pestaggio. Sembra che possa essere stata un’azione plateale di vendetta da ricollegare all’incendio del 3 novembre scorso quando tre auto, appartenenti ad albanesi, vennero incendiate in due punti diversi. Il primo rogo si sviluppò all’inizio di via John Fitzgerald Kennedy, in zona Calpino, l’altro in via Luca Della Robbia.

Nel primo caso sono due le auto che hanno preso fuoco,con i segni evidenti dell’accaduto rimasti sulle piante circostanti e sull’asfalto sottostante. Le fiamme hanno lambito una terza vettura, adiacente a quelle finite carbonizzate. Tutte e tre si trovavano in un piccolo parcheggio a lato della strada. Nel secondo rogo, una sola auto è andata a fuoco, posteggiata tra le strette vie abitate, e in questo caso le fiamme sono arrivate fino al muretto, posto a ridosso del vicino marciapiede, su cui si trovano le cassette per le lettere di uno dei palazzi che si affacciano sulla strada. Sulla vicenda indagano i carabinieri della stazione di Fermignano e della Compagnia di Urbino. Sul fatto che gli incendi fossero dolosi non ci sono dubbi ma fino ad ora le indagini non hanno portato all’identificazione dei responsabili e del perché sia stato fatto questo atto vandalico.

A questo dubbio, che la procura di Urbino cercherà di sciogliere, si aggiunge ora il pestaggio di questo giovane albanese che rischiava di rimanere ferito all’addiaccio tutta la notte. Sembra che avesse dei cerotti alla bocca per non farlo urlare. Un avvertimento che ricalca le tecniche della criminalità organizzata ma che per Fermignano rappresenta un salto di qualità verso il malaffare

ro.da.