Pesaro, la gita notturna al fiume diventa un dramma

Ragazzo si accascia per l'alcol: è caduto vicino a una pozza, semi-cosciente. I vigili del fuoco individuano la comitiva dopo difficili ricerche e salvano il giovane

I pompieri hanno trovato il gruppo aiutandosi con le torce

I pompieri hanno trovato il gruppo aiutandosi con le torce

Pesaro, 19 agosto 2022 - E’ la sera di mercoledì. Cinque studenti pesaresi, tre ragazzi e due ragazze tra i 18 e i 19 anni, sono in campeggio all’Abbazia di San Vincenzo al Furlo di Acqualagna. Hanno deciso di lasciare la costa e relagarsi una piccola vacanza al fresco in collina per festeggiare la fine della scuola, il diploma e l’inizio ormai prossimo dell’Università. Insomma nuove prospettive e nuovi orizzonti a cui brindare. Per questo mercoledì sera decidono di dedicarsi un fuoriprogramma e di andare insieme dal campeggio di Acqualagna e fino al torrente Teria, che si trova sotto il monte Petrano. Un luogo impervio, nel fitto della vegetazione, per raggiungere il quale bisogna anche guadare il fiume. Dopo un viaggio di una ventina di minuti lungo la vecchia Flaminia, in direzione Cagli-Cantiano, arrivano in zona. Parcheggiano a fianco della strada e prendono a piedi per il sentiero che si inoltra nel bosco. Raggiungono il torrente Bosso.

C’è poca acqua, riescono a passarlo, poi continuano ancora in direzione del fosso Teria, che si trova ad appena un chilometro e mezzo dopo l’abitato di Secchiano, in direzione Pianello. Il Teria è un affluente del Bosso e costeggia il monte Petrano. Qui ci sono le cascatelle: un luogo bellissimo con acque cristalline e dove si va a fare il bagno. Solo che i cinque si ritrovano ben presto al buio. Con loro hanno portato alcune bottiglie. Bisogna festeggiare al diploma e alla prossima entrata all’Università. La serata procede in allegria, anche troppo, specie per uno dei cinque che un brindisi dopo l’altro si ritrova alticcio e cade a terra con gli occhi spalancati, in stato semicosciente. Nel frattempo nella macchia non si vede più nulla e i lupi cominciano ad ululare: "E’ allora che ci siamo spaventati davvero", hanno poi raccontato i ragazzi ai soccorritori. Il gruppo, visto il compagno i quelle condizioni e le difficoltà a rientrare, decide di chiamare i soccorsi. Viene allertato il numero di emergenza, il 112. Carabinieri, vigili del fuoco e 118 danno inizio alle ricerche. Sono circa le 22 e non è facile raggiungere quel posto.

Bisogna infatti camminare una ventina di minuti nel bosco, lasciando i mezzi sulla strada. Così fanno. Viene allertato anche il soccorso alpino. I vigili del fuoco e i sanitari del 118 si mettono in cammino. Riescono a guadare il Bosso, risalendone il corso, spostandosi da una riva all’altra con l’aiuto delle torce. Dopo circa 20 minuti riescono a individuare il gruppoi di ragazzi. Uno dei cinque è scivolato verso una pozza. E’in stato semicosciente. Vicino c’è muna bottiglia di vodka: "Il nostro amico è di origini russe e ci diceva che avrebbe retto la Vodka", hanno spiegato i compagni. Non è stato così. Il ragazzo è in evidente stato di alterazione da alcol. Viene soccorso sul posto dai sanitari del 118 per le prime cure. Quindi viene caricato sulla barella e traspoportato a piedi verso i mezzi parcheggiati sul bordo della strada. Una faticaccia per i soccorritori in un terreno non facile e nel buio. Gli amici ci avevano provato da soli, ma il compagno non riusciva a stare in piedi. E rano comunque riusciti a guadagnare un po’ di terreno fino al sentiero principale. E’ circa mezzanotte quando l’operazione salvataggio è compiuta. Il diciannovenne di origini dell’Est, ma residente a Pesaro, viene accompagnato in ospedale. I compagni tornano al campeggio e spiegano ai soccorrritori che erano andati là "per festeggiare il diploma e l’inizio dell’anno universitario", ma che a un certo punto si erano persi e non riuscivano più a tornare con l’amico alle auto.