"Giunta che continua a impoverire la città e il suo territorio"

Sulla questione Inps intervengono anche i gruppi consiliari del Pd-Viva Urbino e di Urbino e il Montefeltro. Quest’ultimo, coi consiglieri Londei e Cangini dicono: "Non ci ha sorpreso sapere che il Consiglio regionale dell’Inps stava decidendo di sopprimere l’agenzia, collocata al centro storico, e aprire un semplice ufficio a Trasanni nelll’Agenzia delle Entrate. Speravamo che la decisione venisse ’congelata’ in attesa di un doveroso confronto con gli enti locali, a cominciare dal Comune di Urbino, e da tutte le realtà sindacali, associative e sociali. Non si può continuare a depauperare la città e il centro storico di servizi ai cittadini e alle imprese, tanto più grave quanto l’agenzia dell’Inps riguarda diversi comuni del territorio. Decisione non motivata anche in considerazione del fatto che la Provincia ha previsto la prossima riapertura di un distaccamento nella città capoluogo di Provincia con ’status’ eguale a quello di Pesaro. Chiediamo agli organi dell’Inps di rivedere la decisione anche in considerazione del decreto, recente, dei Ministri degli Interni e dell’Economia che hanno classificato la nostra città riportando in vigore il Decreto Minghetti del 1860". "L’Inps ha annunciato di aver deciso di ’degradare’ a ufficio secondario la propria sede di Urbino e di trasferirla dal centro. Il fatto è solo l’ultimo di una serie di eventi significativi di ciò che stiamo subendo - tuonano i consiglieri comunali Davide Balducci, Carolina Borgiani, Mario Rosati e Lorenzo Santi di Pd-Viva Urbino -. Al di là del fatto che il sindaco sembra non sapere quanto stia accadendo, ciò che è più sconfortante è la completa mancanza di coscienza del continuo e costante impoverimento che questa amministrazione sta praticando a danno della città. Dopo la cancellazione delle sedi della Provincia e della Camera di Commercio, dopo lo spostamento dell’Agenzia delle Entrate, dopo il trasferimento della sede principale dell’Erdis e dopo l’indebolimento dell’ospedale, ora anche il declassamento Inps testimonia la perdita di un posizionamento della città, la sua riduzione di peso politico ed economico".

Francesco Pierucci