Giunta, salgono le quotazioni di Brandoni

Il governatore Acquaroli intende chiudere entro oggi la partita del rimpasto. L’ex sindaco di Falconara in crescita dopo il caso Ciccioli

Una giornata frenetica tra incontri istituzionali, la riunione di giunta e, come obiettivo principale quello di definire il nuovo assetto dell’esecutivo regionale. E oggi il governatore Francesco Acquaroli dovrebbe sciogliere gli ultimi nodi e decidere chi sarà a prendere il posto di Guido Castelli, andato in parlamento. Il presidente ha fretta di chiudere la partita e, per questo, ieri è stato un susseguirsi di incontri e telefonate per definire la questione. Il nodo principale è quello di una figura che possa reggere l’impatto e quindi con esperienza. Un poker di nomi tra politici e tecnici tra i quali scegliere chi poi possa supportare il presidente ricevendo deleghe pesanti come il bilancio, il personale e anche i fondi europei. Tra i politici ad essere in pole dovrebbe esserci l’ex sindaco di Falconara Goffredo Brandoni, primo dei non eletti nelle fila di Fdi alle elezioni di due anni fa e che era in procinto di entrare in Consiglio con la nomina ad assessore di Carlo Ciccioli. Un’evenienza saltata dopo il caso delle affermazioni proprio di Ciccioli sulla tragedia dell’alluvione che lo hanno messo fuori dalla nomina. Dietro Brandoni il nome è quello del consigliere regionale di Fdi Marco Ausili che però pagherebbe la sua poca esperienza amministrativa. Tra i tecnici si fanno vari nomi che pescano nel mondo delle professioni, ma in questo caso le trattative sono in salita.

Comunque, stando ai desiderata di Acquaroli, il nome dovrebbe essere annunciato entro oggi o la mattinata di domani.

Tutto questo tenendo presente che gli altri due nomi che andranno a completare la nuova giunta sono già definiti: Andrea Antonini al posto di Mirco Carloni con le deleghe alle Attività produttive e all’Agricoltura, e Chiara Biondi che riceverà dalla collega tornata alla Camera Giorgia Latini le deleghe di Cultura e Sport.

In questo scenario si inserisce dall’opposizione il gruppo consiliare del Pd: "A quasi un mese dall’elezione in Parlamento dei tre assessori regionali Castelli, Carloni e Latini, la Regione è in preda a una drammatica paralisi istituzionale. Evidentemente al presidente Acquaroli non è bastato bloccare l’attività della giunta per l’intera campagna elettorale, lasciando liberi solo i tre assessori candidati di utilizzare a tale scopo i loro ruoli. No, ora i marchigiani sono costretti ad assistere a una nuova pantomima sulle sostituzioni, che di fronte alle tante emergenze in corso – dal caro bollette all’alluvione, fino alla necessità di redigere la proposta di legge di bilancio preventivo entro dicembre – rischia di danneggiare seriamente le Marche. I costi di tale immobilismo non possono essere pagati dai nostri concittadini. Se è vero che Acquaroli, giustamente scandalizzato dalle ignobili dichiarazioni di Ciccioli sulle vittime dell’alluvione, ha deciso di bocciare l’ingresso nella sua giunta del capogruppo di Fratelli d’Italia, è necessario che si sbrighi a trovare un nuovo nome. È fin troppo chiara la volontà di inserire nell’esecutivo regionale un esponente anconetano di Fdi per lanciare la corsa al centrodestra alle elezioni amministrative del prossimo anno. E ciò dimostra ancora una volta come Acquaroli continui a gestire la Regione badando solo agli interessi della sua parte politica, anziché al bene comune delle Marche".