Giuseppe Donnarumma ucciso dal Covid. Per tutti il poliziotto gentiluomo

Aveva diretto la squadra mobile, quindi il commissariato di Fano per diventare capo di gabinetto. Oggi a Cattabrighe i funerali

Giuseppe Donnarumma

Giuseppe Donnarumma

Pesaro, 24 marzo 2021 - Il Covid s’è portato via il poliziotto gentiluomo. E’ morto all’ospedale Giuseppe Donnarumma, aveva 79 anni. Una carriera tutta pesarese la sua, tranne gli ultimi anni quando con il ruolo di vicequestore andò prima a Chieti e poi a Rimini. Donnarumma che viveva in una casa isolata sulle Siligate "ed era anche attentissimo, puliva tutto quando rientrava dalla spesa, e non frequentava nessuno", racconta il figlio Nicola, era arrivato a Pesaro da Caserta, seguendo il cuore e cioè la moglie Diana che aveva parenti a Cartoceto e che veniva d’estate in vacanza nella nostra riviera.  

Era arrivato primo al suo corso ufficiali di polizia, e il suo primo incarico, ad inizio degli anni Ottanta, fu quello di capo della squadra mobile dove aveva diretto alcune importanti indagini, tra le quali una molto impegnativa legata al furto di quadri d’autore. Quindi divenne capo del commissariato di Fano, incarico che lasciò per tornare a Pesaro per diventare capo di gabinetto della questura, ruolo che ricoprì per molti anni. Anni non facili quelli che visse in città Giuseppe Donnarumma, e con lui anche diversi suoi colleghi, perché era scoppiata la caccia alle streghe e cioè ai rivoli deviati della massoneria, P2 compresa, tanto che vennero trovate microspie anche negli uffici del procuratore della Repubblica di allora Gaetano Savoldelli Pedrocchi. Nonostante il clima non facile, avvelenato, Giuseppe Donnarumma ha sempre mantenuto un profilo alto. "Mio padre? Un uomo che mi ha insegnato l’onestà ed anche il rispetto per le persone. Certamente un uomo sempre presente in casa, un padre molto attento", dice il figlio Nicola.  

Poi la carriera, dicevamo, lo ha portato prima a Chieti e quindi a Rimini dove ha chiuso come vice questore. Pesarese ormai a tutti gli effetti, Donnarumma è stato anche molto attivo nella vita sociale cittadina dove è sempre stato stimato e ben veluto da tutti per i suoi modi gentili. Per tantissimi anni è stato membro del Lions Club cittadino dove ha anche ricoperto, subito dopo il pensionamento nel 2005, il ruolo di presidente. Come ha contratto il Covid Giuseppe Donnarumma? "Non lo sappiamo e non riusciamo a spiegarcelo, e purtroppo lo ha contratto anche mia madre che per fortuna sta migliorando", dice il figlio Nicola. I funerali del poliziotto gentiluomo si svolgeranno oggi alle 15 nella chiesa di Cattabrighe.  

m.g.