Gli imprenditori in coro: "Valter Scavolini? Parole giuste"

Bertozzini: "Il reddito di cittadinanza così come è concepito non aiuta". Battisti della Radiant: "Ho assunto cingalesi". Dini della Biemmegi cerca da mesi

Gastone Bertozzini, presidente della Tvs

Gastone Bertozzini, presidente della Tvs

Pesaro, 22 settembre 2021 - "Non ha detto una cosa sensa senso Valter Scavolini sul problema che il reddito di cittadinanza non ha certamente invogliato i giovani soprattutto a cercare un lavoro – dice Gastone Bertozzini, presidente della Tvs ed anche ex presidente di Confindustria –. Così come è vero che quota 100 ha tolto dalle fabbriche persone di grande esperienza e con manualità. La riposta a questi problemi la si è vista anche quest’estate quando non si trovava un cameriere".

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Bertozzini è stato uno di quelli che durante il suo mandato andava dicendo che nelle fabbriche "non ci si sporca più di olio". Ed oggi ribadisce il concetto: "Tutti colletti bianchi? Ma non diciamo corbellerie perché ci sono aziende, non tutte per carità, dove stanno meglio gli operai degli impiegati negli uffici. Le fabbriche oggi sono diventate dei parchi tecnologici e sotto questo profilo basta che uno entri alla Benelli Armi per capire come i tempi sono cambiati e come si opera oggi. Una questione, comunque, dalla quale non so come se ne uscirà perché penso che ci vorrà molto tempo per invertire questa mentalità. D’altra parte basta guardare i pochi giovani che si iscrivono agli istituti tecnici, benché ci sia una forte richiesta di manodopera specializzata. Comunque sono contrario al reddito di cittadinanza elargito in questa maniera perché penso che si dovrebbe pretendere come contropartita un lavoro socialmente utile. Poco fa venivo dalla Urbinate ed ho visto due cartelli molto grossi dove si leggeva cercasi personale".

L’emblema di questa situazione è forse Giacomo Dini, il titolare della Biemmegi "perché praticamente cerco personale specializzato, come i tornitori, da quando abbiamo aperto. Adesso me ne va in pensione uno e non so come fare per rimpiazzarlo, e se ne trovassi altri sicuramente li assumerei. Ma sento anche colleghi che hanno gli stessi problemi miei e non riesco a trovare nemmeno operai generici. Certo che il problema c’è e non se ne esce. Io sono mesi, anzi anni, che mi trovo di fronte a questo nodo ma non riesco a risolverlo".

Luciano Battisti con il fratello è titolare della Radiant che produce radiatori. Ha 120 persone e ammette "che ho dovuto assumere quattro-cinque cingalesi che per fortuna hanno voglia di lavorare e la formazione l’abbiamo fatta all’interno dell’azienda con gli operai più anziani che fanno un po’ da maestri. Ma questo è un grande problema perché non si trova più personale formato. Nel corso dell’ultimo anno abbiamo assunto una decina di persone e li formiamo internamente. Nella mia azienda mai nessuno è stato licenziato e il clima è ottimo. In questo momento si potrebbe anche raddoppiare la produzione perché di lavoro ce n’è tanto grazie anche ai vari bonus casa, soprattutto quello del 110 per cento. Sicuramente la questione del reddito di cittadinanza non ha aiutato. Siamo diventati una società dove tutti sono bravi solamente a fare gli apericena. Sopra al problema del personale, poi, in questo momento, si aggiunge anche il fatto che le materie prime sono aumentate tantissimo i pezzi dalla Cina non arrivano, l’energia costerà sempre di più. E quando dico questo penso anche al personale che si ritroverà a pagare bollette salate".