Rubò i gioielli della famiglia dove faceva la governante per venderli al Compro Oro e pagarsi così il vizio del gioco. A processo per furto aggravato, ieri la 40enne pesarese è stata condannata a un anno di carcere e 400 euro di multa. Pena sospesa. La coppia, costituita parte civile con l’avvocato Vincenzo Blasi, aveva chiesto 30mila euro di risarcimento danni, tanto quanto il presunto valore degli ori rubati, ma il giudice ha liquidato una provvisionale di 2mila e 500 euro. Il fatto risale al 2021. Tutto parte con la denuncia in Questura della coppia di anziani pesaresi, che si erano accorti della sparizione di diversi gioielli di famiglia e di 500 euro. Avevano pensato di averli smarriti durante un trasloco. Ma anche nella casa nuova erano continuate le sparizioni. Così i coniugi hanno cominciato a sospettare della donna che andava a servizio in casa loro da almeno 5 anni. Le coincidenze erano troppe. E grazie al fiuto degli uomini della Volante, si era deciso di passare al vaglio alcuni Compro Oro della città.
Era stata la mossa giusta: da uno di questi, è saltato fuori che quella donna si era presentata più volte per vendere oro e gioielli. Si sono contate almeno 30 cessioni in circa due anni, per un totale di circa 30mila euro. Messa di fronte alle sue responsabilità, la 40enne, sposata e con figli, è scoppiata in un pianto a dirotto ed ha ammesso furti e vendite. Ha detto di averlo fatto perché stava passando gravi difficoltà economiche. Il suo difensore, l’avvocato Elisabetta Valentini, attende le motivazioni e poi valuterà se fare o meno appello.
e. ros.