
La nuova spiaggia di Gradara: sindaco e altri piantano gli ombrelloni
La spiaggia del Comune. Gradara che, dall’alto della sua Rocca ha sempre visto il mare da lontano, può vantare adesso di avere un suo stabilimento balneare. Il bagno 1 di Gabicce Mare, che è il primo che si incontra dopo il molo e la piccola spiaggia libera, è stato acquistato dal Comune, che allarga in questo modo i suoi confini e arriva ad abbracciare la costa. Per lo stabilimento balneare, assunto a proprietà pubblica attraverso la partecipata Gradara Innova, non mancano una visione originale e progetti di grande respiro.
"Il bagno 1 è il primo stabilimento delle Marche, la porta d’accesso da nord alla Regione – spiega il sindaco Filippo Gasperi – da qui l’obiettivo di promuovere anche attraverso la spiaggia il nostro territorio e di farlo diventare un luogo di comunità in cui ospitare iniziative di carattere culturale e sociale per tutte le fasce d’età".
Tra le opportunità colte dall’amministrazione comunale per questo nuovo affaccio sul mare, spicca quella di poter dare vita a un nuovo ufficio informazioni sulla spiaggia.
"E’ un importante investimento d’immagine – sostiene anche il presidente di Gradara Innova, Federico Mammarella – abbiamo così la possibilità di promuovere la nostra destinazione anche sotto gli ombrelloni di Gabicce. Gradara, grazie al contatto diretto con la costa, non è più solo un riferimento per il turismo che sia interessato al Medioevo, ma può assumere un ruolo strategico più in generale per il turismo tra Marche e Romagna".
Tra le proposte in campo, a cui l’amministrazione comunale sta lavorando, trovano inoltre spazio delle iniziative per i ragazzi, tra laboratori e giochi di una volta, attività per gli anziani e iniziative culturali come le conferenze al tramonto. Tutte attività che trovano evidentemente il loro spazio ideale in una spiaggia.
Nei giorni scorsi, il sindaco e il presidente di Gradara Innova hanno lavorato alla predisposizione della spiaggia, mettendo a dimora i basamenti degli ombrelloni. Ne saranno posizionati sessanta, di cui cinque saranno destinati alle associazioni locali. Gli altri potranno essere affittati dai gradaresi con uno sconto del 15%.
Il tutto, tra l’altro, in attesa dell’applicazione della molto discussa direttiva Bolkenstein a partire dal 2027, quando l’esperienza gradarese potrebbe anche diventare un modello.