DAVIDE EUSEBI
Cronaca

Grosse crepe nella palazzina. Evacuate dai pompieri 7 famiglie. Rabbia e disagi a Borgo S. Maria

E’ il vecchio problema di via Amiata. Il sindaco: "Palestra e palas disponibili". Fuori casa fino al 10 settembre

Grosse crepe nella palazzina. Evacuate dai pompieri 7 famiglie. Rabbia e disagi a Borgo S. Maria

E’ il vecchio problema di via Amiata. Il sindaco: "Palestra e palas disponibili". Fuori casa fino al 10 settembre

Sette famiglie residenti a Borgo Santa Maria, in via Monte Amiata 2 e 4, hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni improvvisamente dopo il sopralluogo del vigili del fuoco che ne avevano accertato le condizioni di rischio e la conseguente ordinanza del sindaco. Non vi rientreranno almeno fino al 10 settembre, fino a quando cioé non saranno resi noti i risultati degli accertamenti. Un disagio non da poco. Il sindaco Biancani si è occupato in prima persona del fatto, dopo che i vigili del fuoco avevano lavorato sei ore nella giornata di martedì, concludendo la loro perizia poco dopo la 23 e constatando alcune criticità. Esternamente si nota una crepa verticale lungo la parete frontale. Biancani si è recato più volte sul posto, offrendo ai residenti un tetto: "Per i residenti che non possono rientrare nelle proprie case – ha detto il sindaco – è disponibile la palestra di Borgo Santa Maria che è vicina alle loro abitazioni". In precedenza, grazie all’aiuto della Protezione Civile coordinata dal delegato Enzo Belloni e dal responsabile Ugo Schiaratura, era stato messo a disposizione delle famiglie anche il Pala D di Campanara.

Gli appartamenti non agibili sono sette. Massimo Cecchini, amministratore del condominio, che rappresenta i residenti, spiega cosa è accaduto: "Purtroppo non solo quella palazzina ma buona parte del versante presenta questo tipo di criticità. I sondaggi geologici ci diranno di più. Alle strutture portanti non si evidenziano difetti. Ci sono però tante crepe, lo stabile è soggetto a movimenti. Del resto ogni casa non è mai fissa. Pesa a seconda della spinta idrostatica del terreno: meno acqua c’è e più il terreno si asciuga e cala. Ora vogliamo verificare eventuali movimenti del terreno. E’ tutto recuperabile con interventi mirati che però devono pagare i privati, mentre un altro blocco vicino sarà restaurato a cura del Comune con fondi Pnrr, come previsto". I privati, aggiunge Cecchini, "erano già preparati, sapevano che avrebbero dovuto affrontare questi lavori che implicano una spesa maggiore rispetto al semplice rifacimento di una facciata. Considerando anche il valore delle case in quella zona, è un intervento impegnativo. Bisogna dare atto al sindaco di essere intervenuto prontamente".

Biancani, dopo avere sottolineato che "la palazzina è privata e dunque non di competenza comunale", ha ordinato lo sgombero sulla base della relazione dei vigili del fuoco e ieri pomeriggio ha effettuato un altro sopralluogo: "La relazione del tecnico privato incaricato dall’amministratore di condominio ha dato esito negativo – ha sottolineato Biancani –. Sono voluto tornare in via Monte Amiata per offrire supporto ai residenti e assistere al secondo sopralluogo nelle abitazioni. Le lesioni sono evidenti. Entro questa settimana il tecnico privato presenterà il progetto di consolidamento all’amministratore, di seguito verrà anche sottoposto alle valutazioni dei condomini. Una impresa specializzata installerà sensori per monitorare i movimenti sulla struttura e per fare ulteriori verifiche sulle travi e sui pilastri".