
Massimo Guidi di fronte al monumento a Raffaello
“Urbino Rinascimenti“ non andrà con l’opposizione ma sarà come una commissione di garanzia. Il nuovo gruppo si insedierà nel Consiglio comunale di Urbino di domani. "Abbiamo ascoltato in questi mesi alcune lamentele da parte dei cittadini, che ci hanno votato, su alcune cose che non andavano. Altre le abbiamo notate anche noi. Le abbiamo riferite ma nulla è cambiato e quindi abbiamo deciso di costituire questo gruppo" spiega Massimo Guidi che ha seguito i colleghi Silvia Rossi e Gabriele Carobini. Se i tre non andranno a sedersi nei banchi dell’opposizione (anche se ora il passo potrebbe essere molto più breve) è tutt’altro che escluso che altri consiglieri della maggioranza si traghetteranno in quest’altro gruppo e nemmeno è escluso un rimpasto di giunta: attenzionate, secondo alcune fonti, le deleghe a partecipate, sport e alcune importanti che si è tenuto il sindaco Maurizio Gambini.
Una spaccatura evidente ma ricucibile e questa operazione potrebbe essere la cura. "Confermiamo il sostegno al sindaco e l’impegno a voler rendere più forte la maggioranza indicando nel metodo di un maggiore confronto e condivisione delle scelte tra i consiglieri, sindaco e assessori per un più proficuo lavoro. Abbiamo raccolto le critiche dei cittadini non soddisfatti di questo inizio di nuovo mandato del sindaco. Soprattutto di coloro che hanno sostenuto Gambini e l’attuale maggioranza e che manifestano crescente delusione. I consiglieri Carobini e Rossi hanno avuto grande coraggio e forza nel manifestare in modo aperto le proprie opinioni e decidendo di formare un nuovo gruppo – prosegue Guidi –. Banalizzare la nascita del nuovo gruppo come congiura di palazzo sarebbe quindi un grave errore, ancora più grave se questo fosse il pensiero alimentato da qualche assessore".
Ma come sono i rapporti con i colleghi di via Puccinotti? "Nei giorni scorsi incontrando, come gruppo consiliare Urbino Rinascimenti, il sindaco e le forze di maggioranza ho citato il recente saggio di Gianrico Carofiglio “Elogio dell’ignoranza e dell’errore“ richiamando tutti alla fondamentale disponibilità ad ascoltare le critiche senza farne un fatto personale e come la tolleranza dell’errore e la disponibilità ad ammetterlo sono requisiti fondamentali di personalità e società sane e di democrazie vitali. Anche le parole pronunciate da Benedetto Vigna nella sua lectio magistralis all’apertura dell’anno accademico mi sono apparse molto calzanti anche applicate alla politica e alla situazione contingente".
Quindi? "Gli errori si possono commettere, ma possono essere anche utili perché dagli stessi si puoi imparare se vengono analizzati, compresi e corretti. Bisogna sempre lavorare per migliorare e i punti chiave sono: umiltà, collaborazione, capacità di apprendimento".