
Hiwork online dal 3 luglio, ha già 900 utenti. L’app è stata presentata ieri alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Pesaro
Un’idea nata dal basso, da tre giovani del territorio, per rispondere ad un problema concreto: rendere più semplice e immediato l’incontro tra chi cerca lavoro e chi lo offre. È questo l’obiettivo dell’applicazione Hiwork, presentata il 1° luglio alla Casa delle Tecnologie Emergenti di Pesaro. L’amministrazione ha concesso il patrocinio e collaborerà alla diffusione dell’app sul territorio. Dietro Hiwork ci sono Darjan Ducic (capo progetto), Giovanni Verni (imprenditore nel settore turistico con tre strutture alberghiere) e Flavio Montesi (programmatore). Tre ragazzi uniti dall’idea di rendere più accessibile il mondo del lavoro ai giovani. "Quando Darjan mi ha presentato l’idea – ha dichiarato l’assessora alle Politiche giovanili Camilla Murgia – ho pensato che fosse un progetto da sostenere. Sono ragazzi giovanissimi e determinati, che contrastano lo stereotipo dei giovani fermi. Aiutano altri ragazzi a inserirsi nel mondo del lavoro. In tanti a Pesaro vivono una fase di smarrimento, senza sapere da dove cominciare: questa app può fare la differenza". L’intuizione nasce da un bisogno concreto. Giovanni Verni racconta: "Nel mio settore è sempre più difficile trovare personale. Abbiamo pensato a un’app ispirata a quelle di incontri: chi cerca lavoro mette "like" agli annunci attivi, e le aziende vedono solo i profili interessati, con tutte le informazioni essenziali. Così si evita di girare a vuoto con il curriculum in mano o di mandare mail nel nulla. Gli annunci durano solo 12 giorni, per favorire rapidità e attualità. In questo modo si crea un contatto diretto, concreto e subito spendibile, soprattutto per settori come la ristorazione o il turismo stagionale. Il nostro obiettivo è portare le persone direttamente al colloquio, senza passaggi inutili o tempi morti". L’app sarà attiva dal 3 luglio. Ha già raccolto 900 utenti iscritti e 220 aziende che intendono utilizzarla. Darjan Ducic sottolinea: "L’app è pensata per essere semplice e immediata, per creare un ponte tra chi cerca lavoro e chi offre, facendo incontrare davvero le persone. È anche importante in un momento come questo, in cui molti giovani hanno timore a proporsi, soprattutto dopo il Covid". Anche le scuole hanno mostrato interesse, in particolare l’Alberghiero e l’Istituto Cecchi, che vorrebbero presentarla agli studenti.
Giacomo Sabbatini