GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

"I bambini come pacchi"

"Non è possibile vedere ancora i bambini dell’asilo nido spostati qua e là come se fossero dei pacchi postali. L’Amministrazione...

"Non è possibile vedere ancora i bambini dell’asilo nido spostati qua e là come se fossero dei pacchi postali. L’Amministrazione deve delle risposte immediate alle famiglie fermignanesi, che pagano una retta tra le più alte della provincia, sul caos che la gestione dei lavori alle scuole dell’infanzia sta generando". Il gruppo di opposizione in consiglio denuncia la precaria situazione in cui versano i servizi legati alle scuole dell’infanzia di Fermignano.

"I piccoli dell’asilo nido – dicono – inizialmente sono stati trasferiti nel piano seminterrato della scuola materna perché i lavori di ricostruzione sono in ritardo e dovrebbero finire a inizio 2026. D’altro canto, il ritardo accumulato sul cronoprogramma della realizzazione della nuova mensa scolastica ha portato il Sindaco a prendere una nuova decisione in fretta e furia: avviare i lavori a servizio ancora in corso e spedire ancora una volta i bambini in un’altra struttura, la ex scuola elementare di Calpino, in disuso da più anni. Questo trasferimento ci preoccupa e non lo condividiamo. Innanzitutto perché deve ancora ottenere l’autorizzazione da parte dell’AST. I funzionari preposti effettueranno un sopralluogo tra il 16 e il 18 giugno, tuttavia il 19 giugno è stata comunque fissata la data di avvio del servizio nella scuola di Calpino. Se dovesse emergere la necessità di fare degli adeguamenti non ci sarebbero i tempi per apportare modifiche. Eppure ci risulta che in quella struttura non ci sia nemmeno la caldaia per l’acqua, tolta immediatamente dopo la dismissione dei locali della scuola elementare. Inoltre la scuola di Calpino si trova a ridosso di una delle strade più trafficate di Fermignano, scomoda e pericolosa, soprattutto quando si devono trasportare bambini così piccoli".

Chiude l’opposizione: "Questa mancanza di organizzazione nella gestione dei lavori e attenzione verso famiglie che pagano rette tra le più alte della provincia è preoccupante".