Ragno violino morso, i casi precedenti: "Sopravvissuti per un soffio"

Fu necessario intervenire chirurgicamente per salvare la vita ad Almerindo Duranti

Un ragno violino

Un ragno violino

Pesaro, 16 gennaio 2021 - I casi di punture o morsi di ragno violino non sono pochi. Come quello capitato nel giugno 2019 all’ex consigliere comunale Almerindo Duranti. Che scampò alla morte per un soffio. Venne punto ad una gamba mentre dormiva: "Al mattino avevo il polpaccio destro gonfio con una specie di brufolone tondo e di colore marrone. Non mi faceva nemmeno tanto male ma avvertivo che non era una cosa normale. Ho messo una crema ma non gli ha fatto niente. Sono stato un po’ a vedere poi sono andato al pronto soccorso scoprendo che si trattava dell’opera di un ragno violino, una specie velenosa che necrotizza la pelle e inocula veleno. Mi hanno estratto la carne necrotizzata, medicato e fasciato dandomi degli antibiotici. Gli stessi medici mi hanno detto di non aver mai visto gli effetti di una puntura di ragno violino. Io per poco non ci rimettevo la pelle".

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E ancora un caso sempre nel 2019 a Fano, dove una docente di scuola media Maria Piscitelli venne punta dal ragno violino. Disse al ’Carlino’ una volta guarita: "Temevo di morire, avevo il collo infiammato, gonfiore e prurito a mani e piedi, il cuore che mi batteva a mille: ho passato dieci giorni di inferno, senza riuscire neppure a dormire, dopo essere stata punta da un ragno violino". "Ho avvertito una puntura lancinante al collo – raccontò la donna -, mentre mi trovavo dentro uno sgabuzzino esterno, nell’area del giardino di casa, e ho pensato che si trattasse di una grossa zanzara, di quelle molto aggressive. Ma mi sono dovuta ricredere, perché intorno alla puntura la pelle si è arrossata, fino a diventare violacea, come se si trattasse di un’ustione. Così, il giorno dopo, sono andata alla guardia medica, dove mi hanno sottoposto a una terapia di antibiotici e cortisone, salvandomi".