I disturbi alimentari? Social e modelli fuorvianti

Un’inchiesta nata tra i banchi: "Tra le cause c’è la scarsa autostima: il web ci mostra esempi di perfezione che sono ingannevoli"

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I disturbi alimentari, come ad esempio l’anoressia, la bulimia e l’obesità, sono una delle problematiche più diffuse nella fascia d’età giovanile, da affrontare con interventi specifici data la loro complessità. Anche noi ragazzi di 12 13 anni ci siamo posti delle domande sull’argomento e abbiamo posto alcuni quesiti in merito ai nostri coetanei. È nata così un’intervista agli alunni della Scuola Secondaria di Primo grado “A. Manzoni” di Pesaro e i risultati ottenuti sono i seguenti: gli studenti sono a conoscenza del fatto che i disturbi alimentari siano molto pericolosi e gravi e che spesso abbiano origine da situazioni psicologiche; per molti ragazzi le cause del disagio che porta ad errati comportamenti alimentari sono la bassa autostima, dovuta al non accettarsi per come si è, la depressione, i problemi in famiglia, l’invidia per il fisico di un’altra persona, i giudizi altrui sul proprio corpo e i social, come Facebook, Instagram, Tik Tok, Likee, che mostrano modelli perfetti, irraggiungibili e soprattutto ingannevoli.

Gli alunni hanno affermato che aiuterebbero con piacere le persone che soffrono di tali disturbi in vari modi: parlandone con i genitori, portandoli da specialisti, offrendo loro del sostegno e non lasciandoli soli perché il confronto, lo scambio, il dialogo e il sentirsi accolti sono molto importanti per gli adolesccenti. Una minima parte degli alunni ha dichiarato che gradirebbe diventare come modelle e modelli dal bel fisico, anche a costo di mangiare di meno e fare più attività fisica, mentre molti di loro hanno affermato che rimarrebbero come sono perché non vogliono entrare in queste spiacevoli situazioni. Abbiamo anche chiesto se, secondo loro, è difficile uscire dai disturbi alimentari e i nostri coetanei hanno risposto che non è facile venirne fuori perché quando il fisico e la mente prendono una strada pericolosa è molto difficile tornare indietro, soprattutto per il coinvolgimento psicologico. Per chi soffre di disturbi alimentari sono stati creati centri appositi specializzati come la struttura del Galantara a Novilara, a Pesaro. Il punto fondamentale è comunque accorgersi in tempo del disagio, parlarne con qualcuno, prendere consapevolezza di quello che si sta vivendo e farsi aiutare in modo corretto.