Si è chiusa con un’affluenza del 32,49%, nella provincia di Pesaro e Urbino, la tornata elettorale relativa ai cinque referendum promossi dalla Cgil su lavoro e cittadinanza. Un risultato che supera quello nazionale, dove ad andare a votare è stato poco più del 30% degli elettori, troppo poco per raggiungere il quorum del 50% +1. Nelle Marche, la nostra provincia è seconda solo a quella di Ancona, che ha raggiunto quasi il 36% dei votanti. La città di Pesaro ha registrato una affluenza maggiore rispetto al dato provinciale, con il 34,11%, mentre a Fano i votanti sono stati il 33,71%. Risultato oltre il 40% invece raggiunto ad Urbino, che si è avvicinata maggiormente al quorum.
Dei cinque quesiti referendari, come accaduto anche a livello nazionale, quello sulla "cittadinanza italiana" è stato quello che ha ricevuto il minor numero di "sì". Su 402 sezioni, il sì ha ottenuto il 62,02%, mentre il no il 37,98%. A Pesaro i "sì" hanno sfiorato il 66%, a Urbino sono andati oltre il 68%. Due i comuni della provincia dove invece per il quinto quesito ha vinto il "no": Tavoleto con il 57,28% e Lunano con il 53,05%. Pareggio tra sì e no a Belforte all’Isauro, mentre se a Petriano il sì ha vinto per un solo voto a Piandimeleto lo ha fatto per due.
Al quesito 1 (reintegro licenziamenti illegittimi), il sì ha raggiunto 88,41%, mentre il no il 11,59%. Sì all’86,91% per il quesito sui ‘licenziamenti e limite indennità’, mentre il no ha ottenuto il 13,09%. Per il quesito numero 3, quello relativo alla ‘tutela dei contratti a termine’, il sì è arrivato all’88,32% e il no è all’11,68%. Al quesito numero 4, relativo alla ‘Responsabilità infortuni sul lavoro’, il ‘sì ha ottenuto l’86,87% e il ‘no’ il 13,13%. In tutti i comuni della provincia, per i quattro quesiti sul lavoro ha vinto il sì.
Per quanto riguarda l’affluenza nei singoli comuni, la partecipazione più alta è stata registrata a Monte Cerignone, dove con un 44,2% si è quasi sfiorato il raggiungimento del quorum. Al contrario Belforte All’Isauro è stato il comune della provincia dove si è raggiunta la minore affluenza, con il 20,19%.
A commentare l’esito del referendum nella nostra provincia è Roberto Rossini, segretario della Cgil Pesaro Urbino: "E’ chiaro che per non aver raggiunto il quorum l’amarezza è tanta – dice – ma anche se nelle ultime settimane avevamo avuto sensazioni positive sapevamo che portare a casa il risultato era difficile. Ci siamo spesi tanto con iniziative pubbliche e assemblee nei luoghi di lavoro e devo sottolineare come nella nostra provincia, ma anche nelle città di Pesaro e Urbino, l’affluenza sia stata superiore alla media. Da sottolineare che ai seggi sono arrivati tantissimi giovani a votare, ma anche tanti pensionati. A mancare – conclude - è stata la fascia tra i 40 ai 60 anni".
Alice Muri