I valori dimenticati Il mondo ai raggi x in ’Fratellina’

Spettacolo in scena al Teatro Comunale di Cagli "Interrogare la pienezza dei significati delle parole".

I valori dimenticati  Il mondo ai raggi x  in ’Fratellina’

I valori dimenticati Il mondo ai raggi x in ’Fratellina’

Una realtà che sta capitolando davanti ai nostri occhi, sotto i colpi drammatici di questi tempi e che sembra aver completamente dimenticato i veri valori dell’umanità. Da due grandi letti a castello si osservano e si commentano le cose e le occasioni del mondo. E’ questa l’essenza dello spettacolo che la stagione del Teatro Comunale di Cagli in collaborazione con Amat propone venerdì sera (ore 21). "Fratellina" è il titolo dello spettacolo, in prima nazionale scritto da Spiro Scimone e Francesco Sframeli che ne firma la regia. Lo spettacolo, prodotto da Compagnia Scimone Sframeli in co-produzione con Teatro Metastasio di Prato e allestito in una residenza a Cagli nello scorso novembre, vede in scena con Scimone e Sframeli gli attori Gianluca Cesale e Giulia Weber. La scenografia è di Lino Fiorito, i costumi di Sandra Cardini, il disegno luci di Gianni Staropoli, le musiche di Roberto Pelosi. Regista assistente Roberto Zorn Bonaventura, le foto di scena sono di Gianni Fiorito.

"C’è in questo lavoro – scrive nella presentazione dello spettacolo il critico teatrale francese Jean-Paul Manganaro – l’accorata denuncia di un mondo sempre più vuoto e crudele, dove il senso comune ha perso ogni punto di vista o di riferimento e che lascia così isolati e perduti i propri personaggi, costretti a rifare il mondo "a parole". La potenza di Spiro Scimone è la sua capacità di tastare e interrogare ancora la pienezza e la concretezza dei significati delle parole – che ci sembra essere una delle costanti della vena siciliana – viene in mente Pirandello. E anche la capacità di tenersi alla larga da ogni forma che, anche criticamente, prenda le mosse da atteggiamenti realistici, contando piuttosto sulla grande forza di convincimento che è il non-senso. E di fare, infine, immanenza poetica con alcune, poche, scelte, immagini e parole di ogni istante del reale: così sia anche per la luna che, dopo il sole, sorge ogni giorno storta e più niente poi si raddrizza". La Compagnia Scimone Sframeli, pluripremiata, nasce nel 1994 dalla collaborazione artistica tra Spiro Scimone e Francesco Sframeli. Tappa fondamentale del percorso artistico è l’opera prima Nunzio scritta da Scimone in messinese. I loro spettacoli sono stati presentati nei teatri e nei festival più prestigiosi in tutto il mondo e i testi sono tradotti e messi in scena in numerose lingue. Il film Due amici (tratto dall’opera teatrale Nunzio) ha vinto il Leone d‘oro come miglior opera prima alla Mostra del Cinema di Venezia 2002 e lo stesso anno è stato candidato, sempre come miglior opera prima, al David di Donatello, ai Nastri d’Argento e all’European Film Awards (Oscar europeo).