ROBERTO DAMIANI
Cronaca

Il caso del segretario bifronte. Stanziava i soldi e pagava lui. E i beneficiari non interessavano

L’incredibile e strutturale accentramento di funzioni e di poteri in capo a Claudio Chianese. Una scelta dell’ex sindaco Ricci che annullò anche la selezione di un dirigente finanziario.

Il caso del segretario bifronte. Stanziava i soldi e pagava lui. E i beneficiari non interessavano

L’incredibile e strutturale accentramento di funzioni e di poteri in capo a Claudio Chianese. Una scelta dell’ex sindaco Ricci che annullò anche la selezione di un dirigente finanziario.

e Antonella Marchionni

Controllato e controllante possono essere due pilastri paralleli che sorreggono il tetto della casa comunale. Oppure le due linee possono convergere a formare una piramide. E’ proprio quello che è avvenuto a Pesaro da febbraio 2020 e fino al termine della legislatura di Matteo Ricci. Per quattro anni, infatti, una stessa persona, Claudio Chianese, ha rivestito sicuramente in buona fede molteplici ruoli di segretario generale, dirigente della gestione amministrativa, finanziaria e di personale dell’Avvocatura comunale e direzione dell’ufficio ’Affari Istituzionali’. A lui rispondevano il Servizio finanziario e dunque le unità organizzative di “Bilancio”, “Economato”, “Tributi”, “Gestione fiscale e finanziaria”. Inoltre era componente di staff di Direzione e direttore del Servizio Finanziario gestito in forma associata tra il Comune di Pesaro e l’Unione dei Comuni Pian del Bruscolo. In altre parole, Claudio Chianese si è trovato ad essere il controllante di sé stesso. Come segretario generale del Comune, in base all’art. 97, comma 4, del decreto legislativo n. 267/2000, ha svolto il compito di sovrintendere alle funzioni dei dirigenti dell’Ente. Ed è stato sempre lui, in veste di responsabile del servizio finanziario, ad avere in mano la gestione della cassa dell’ente pubblico.

Emetteva i mandati di pagamento apponendo su di essi il parere di regolarità contabile o l’attestazione di copertura finanziaria. Su quegli stessi pagamenti di cui, in veste di segretario comunale, aveva a monte stabilito la conformità normativa. Non si è trattata di una situazione transitoria ma strutturale e voluta dal sindaco Matteo Ricci, forse per risparmiare. E’ stato lui stesso, infatti, con il decreto sindacale n. 7 del 20 febbraio 2020, a moltiplicare gli incarichi di Claudio Chianese attribuendogli gestione finanziaria e tanto altro. L’operazione si è tradotta anche in un aumento cospicuo dello stipendio per il segretario che poteva arrivare fino ad un più 50 per cento dell’indennità. "Si è provveduto – si legge nel decreto firmato da Matteo Ricci – ad esito di approfondita valutazione della pluriennale e qualificata esperienza gestionale nell’area economico-finanziaria, all’individuazione del segretario generale dottor Claudio Chianese per il conferimento dell’incarico di responsabile del servizio finanziario del Comune di Pesaro". Nove giorni prima di quell’investitura plenipotenziaria, la giunta comunale aveva deciso (delibera n. 29 dell’11/02/2020), di revocare la "procedura selettiva ai sensi dell’art. 110 comma 1 del Tuel". Non c’era più bisogno, quindi, di selezionare un dirigente finanziario "in considerazione della mutata situazione organizzativa dell’Ente". Sempre nel decreto n. 7 del sindaco viene evidenziata anche "la necessità di procedere ad attribuire al segretario generale le funzioni aggiuntive (di responsabile del servizio finanziario ndr.)". La necessità "è motivata dalla inesistenza delle necessarie professionalità all’interno dell’Ente nonché dall’indisponibilità del posto da attribuire trattandosi di direzione il cui dirigente incaricato, temporaneamente assente, conserva il diritto al mantenimento del posto".

La legge permette di trasformare il segretario generale anche in un dirigente di settore ma per un tempo limitatissimo e per emergenza. In questo caso, il segretario generale Chianese, nella versione dirigente finanziario, ha stanziato fondi per murales, manutenzione del verde, sonoteca, manutenzione degli impianti idraulici, la street art in 3d, palio dei bracieri, pizza rossini, ed ha saldato tutto soprattutto a ’Opera maestra’ senza porsi domande a chi andassero questi soldi perché c’era il mandato del dirigente di settore. Il resto non interessava.