Il Centro Francesca di Urbino alla ricerca dei canoni di Canova

Riprodotta in cartapesta una delle celebri opere del Maestro italiano. Sarà proposta al Museo Omero

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Dopo i viaggi metaforici affrontati durante la pandemia, reinterpretando un classico come la Divina commedia, ma anche l’arte in senso generale, gli ospiti del Centro socio-educativo “Francesca“ di Urbino sono ripartiti per davvero, questa volta alla ricerca della perfezione e delle sensazioni perdute nei due anni di covid. E quale miglior protagonista ci sarebbe potuto essere, per tale progetto, di Antonio Canova, artista che della perfezione delle proprie sculture fece un vero marchio?

"Anche quest’avventura, come quella della Divina commedia, parte da un’idea che potrebbe sembrare al di sopra delle righe, da un libro e da un anniversario, il bicentenario della morte dello scultore, e ci porterà a scegliere alcune di queste possibili mete: Rovereto, Bassano del Grappa, Treviso, Venezia, Roma o Milano, per poi arrivare a Possagno", queste erano le premesse dell’iniziativa, finanziata interamente dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, grazie al cui sostegno, nel tempo, il Centro Francesca ha realizzato vari progetti. "Dopo aver appreso, tramite la lettura del libro “Canova, scultore dell’eterna bellezza“, chi veramente sia stato l’artista, preso la valigia e ammirato alcune tra le sue migliori opere, i nostri ospiti hanno scelto la “Maddalena penitente“ come quella che più li avesse impressionati, per poi riprodurla attraverso una scultura di cartapesta, realizzata insieme ai maestri carristi del Carnevale di Fano. Ora ci confronteremo col Museo Omero di Ancona per capire se possa essere lì esposta", ha spiegato l’educatrice Cristina Ranocchi, durante una serata in cui la scultura è stata svelata, nella sede di Ca’ Messere. A presentare il lavoro è stato il presidente dell’Accademia Raffaello, Luigi Bravi: "La Maddalena penitente, talvolta, ci mostra come ci troviamo in ginocchio e pensiamo di essere ai margini. Questa volta, però, essa sarà al centro della scena e si farà vedere nella propria bellezza".

Come spiega Ranocchi, il desiderio degli educatori e degli ospiti del Centro Francesca è "essere cittadini del mondo, uno scopo a cui ha contribuito anche il progetto appena ultimato, realizzato perché la Fondazione Cassa di risparmio di Pesaro ha creduto in noi. Presentare un’iniziativa su Canova, dicendo che avremmo voluto girare l’Italia per scoprirlo, poteva sembrare al di sopra delle righe, ma a noi piacciono le sfide. Ora aggiungo una postilla: “Grazie e al prossimo viaggio“".

Nicola Petricca