"Il Centro Sperimentale di tartuficoltura non va sdoppiato con Amandola"

"Il Centro Sperimentale di Tartuficoltura non va indebolito ma rafforzato. Ora la Regione propone di frammentare il Centro istituendo anche quello di Amandola, ma se è già difficile sostenere una sede, come si pensa di sostenerne due?": il consigliere regionale Andrea Biancani attacca la maggioranza su un tema attuale come quello del tartufo. In Regione infatti si discuteranno delle modifiche alla legge regionale che regola la raccolta e la produzione del tartufo: "Il Centro di Tartuficoltura di Sant’Angelo in Vado è un’eccellenza che dà valore a tutta la filiera del tartufo marchigiana – continua Biancani – e promuovere a livello nazionale l’immagine della nostra regione come zona pregiata di produzione. Il centro soffre già di una carenza di personale e risorse che ne hanno limitato il funzionamento e gli standard di eccellenza a cui potrebbe tendere. Dobbiamo evitare di disperdere risorse economiche, personale e competenze aprendo sedi qua e là. Risorse e personale che dovrebbero essere concentrate nel Centro di Sant’Angelo per garantire i più alti livelli di servizi e ricerca. Frammentare il Centro disperderebbe risorse preziose, peggiorando la qualità dei servizi forniti ai tartuficoltori e al resto della filiera del tartufo marchigiana. Oltre all’indebolimento del centro di Sant’Angelo in Vado si prevede anche l’indebolimento del Tavolo permanente di filiera sul tartufo della Regione, che ha lo scopo di contribuire a costruire le azioni di promozione e valorizzazione delle attività legate al tartufo nella Marche. Da questo tavolo si vogliono escluderei rappresentanti delle associazioni dei Comuni il che è assurdo se si considera quanto i Comuni marchigiani contribuiscano ogni anno alla valorizzazione di questo prodotto".

Andrea Angelini