Il centrodestra attacca:: "Biancani si comporta da antidemocratico"

Ha detto no agli accessi agli atti, sindaco nel mirino

Il centrodestra attacca:: "Biancani si comporta da antidemocratico"

Biancani durante la conferenza stampa in cui, parlando del caso Opera Maestra, ha attaccato contro i troppi accessi agli atti

"Culto della personalità e parole antidemocratiche". Questi, secondo l’opposizione, i "peccati" di Biancani all’indomani del controverso "lascia gi’" pronunciato dal primo cittadino alla conferenza stampa per i suoi primi 80 giorni di governo. I consiglieri di centrodestra affidano a una nota un’aspra critica nei confronti del monito lanciato da Biancani nei confronti delle richieste di accesso agli atti che, dall’inizio dell’inchiesta del Carlino sugli affidamenti diretti nei confronti delle associazioni culturali Opera Maestra e Stella Polare, sono stati inviati al Comune e alla Fondazione Pescheria per cercare di fare chiarezza su quanto accaduto. "I veri valori della politica sono trasparenza, partecipazione e servizio alla comunità. A margine della sua ennesima autocelebrazione pubblica, in modo vergognoso, inaccettabile e antidemocratico, Biancani con un "lascia gì" riferito all’accesso agli atti, attacca la stampa e l’opposizione colpevoli di voler fare chiarezza su come sono stati spesi milioni di euro dei cittadini tramite affidamenti diretti ad Opera Maestra, Stella Polare e alla Fondazione Pescheria. Addirittura, minaccia di denunciarci perché impediamo ai dirigenti di lavorare in quanto troppo impegnati a rispondere ai nostri accessi atti. Si tratta di richieste per le quali spesso riceviamo solo risposte parziali o per le quali addirittura non riceviamo alcun riscontro. L’accesso agli atti è un diritto di legge, è uno dei principi base della nostra democrazia a garanzia della corretta e trasparente attività della pubblica amministrazione. Biancani la smetta di esibirsi con le sue mille foto giornaliere e di attaccare in modo sguaiato la stampa e l’opposizione e cominci a darci delle risposte concrete. Il sindaco dovrebbe essere un punto di riferimento per la comunità e mantenere un alto profilo istituzionale. Quando l’immagine del primo cittadino diventa più importante delle sue politiche e delle sue azioni, rischiamo di cadere nella trappola del culto della personalità, un fenomeno che può avere gravi ripercussioni sulla democrazia locale. Continui e ripetuti post sui social media, decine e decine di foto pubblicate ogni giorno per iniziative per lo più di carattere ordinario, in cui spicca in primo piano sempre la figura del sindaco che abbraccia e sorride a tutti come se fosse al bar, mettono in risalto la figura del primo cittadino in modo quasi idolatrico. Le sue iniziative vengono spesso presentate come soluzioni miracolose, indipendentemente dalla loro efficacia reale. Questo tipo di narrazione non solo distorce la percezione pubblica, ma crea una falsa equivalenza tra visibilità e competenza. Quando il sindaco diventa il centro dell’attenzione, le decisioni amministrative rischiano di essere prese non in base a ciò che è meglio per la comunità, ma per aumentare la popolarità del leader. Questo può portare a politiche superficiali e a scelte dettate dal desiderio di ottenere consensi immediati, piuttosto che dal benessere a lungo termine dei cittadini".

Il sindaco Andrea Biancani, nella conferenza dell’altro ieri per i suoi primi 80 giorni di incarico, ha spiegato che "sono già tante le azioni che siamo riusciti a mettere in campo, seppur in mesi estivi dove tendenzialmente le attività vanno a rilento. Avevo promesso ai cittadini che sarei stato un sindaco presente e attento anche ai piccoli lavori di manutenzione che ritengono fondamentali per il benessere della città, di chi vi abita e dei turisti, ma sempre con uno sguardo rivolto verso il futuro. In questi mesi ho condiviso le azioni che ho in mente per i prossimi anni – ha detto Biancani - ma intanto sono al lavoro sulle tante cose segnalate dagli stessi cittadini anche durante la campagna elettorale".