Il centrodestra sogna il ‘cappotto’ nei collegi E Fratelli d’Italia punta a strappare Pesaro

Il disastro del centrosinistra sul fronte delle alleanze spiana la strada nel maggioritario alla coalizione giuidata dalla Meloni. Proposta la candidatura di Giorgio Mochi, ex sindaco di Piobbico, ma nella ripartizione regionale il nord dovrebbe andare alla Lega

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"Così prendiamo anche Pesaro". Le parole di uno dei papabili candidati del centrodestra alle elezioni del 25 settembre fanno capire bene l’aria che tira dopo il disastro del centrosinistra sul fronte delle alleanze. Detto in parole povere, Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia ora puntano a fare cappotto nel collegi uninonominali delle Marche (come altrove), quelli in cui si vota con il sistema maggioritario per cui conta la forza delle alleanze. Perso per strada Calenda, il Pd è riuscito a trattenere +Europa dopo aver imbarcato Sinistra italiana e i Verdi. Ma in questo caos, dicevamo, il centrodestra ci sguazza. E intanto Fratelli d’Italia provinciale rivendica il collegio uninominale di Pesaro, diventato preda più appetibile di prima. Se la richiesta dei meloniani dovesse passare nel tavolo delle trattative di coalizione, le ipotesi in ballo per la candidatura sarebbero Giorgio Mochi, ex sindaco di Piobbico, e Antonio Baldelli, il fratello dell’assessore regionale Francesco. Ma lo scenario pare residuale, perché il collegio di Pesaro sembra destinato alla Lega. Gli altri nomi di Fratelli d’Italia sono i consiglieri regionali Carlo Ciccioli ed Elena Leonardi, l’assessore Guido Castelli e l’uscente Lucia Albano: considerando che i meloniani dovrebbero arrivare a eleggere 4 o 5 parlamentari nelle Marche, i conti tornano. Anche se c’è un dubbio legato all’ascolana Rachele Silvestri, un’ex commessa che nel 2013 si ritrovò da un giorno all’altro dal supermercato alla Camera dei deputati con i 5 Stelle. Poi passò a Fratelli d’Italia e ora pare abbia strappato la sicurezza della candidatura: forse in Abruzzo, ma forse no. Una possibile variabile impazzita, insomma.

Restando nel centrodestra, sul fronte della Lega, il vicepresidente della Lega Mirco Carloni potrebbe finire nel collegio uninominale della Camera o in quello del Senato che unisce le province di Pesaro e Ancona, ma con un paracadute, cioè con una contemporanea candidatura nel listino del proporzionale. Gli altri nomi forti della Lega sono quelli di Giorgia Latini, l’assessore regionale che dovrebbe finire nel proporzionale della Camera, e poi Mauro Lucentini, destinato al Senato Marche sud o al proporzionale. Più in salita la strada per i due parlamentari uscenti Giuliano Pazzaglini e Tullio Patassini. Quanto a Forza Italia, il commissario regionale Francesco Battistoni spinge per un posto sicuro al sud: toccherebbe quindi a lui la quota ‘azzurra’ nei collegi marchigiani del centrodestra.

Dall’altra parte, ieri il Pd ragionava sulla cessione da fare agli alleati: discorso nazionale da calare poi nelle singole realtà. Probabile che nelle Marche questo comporti la cessione di un collegio: finché non si decide quale, tutto rimane in bilico. Da noi i nomi restano gli stessi: Andrea Biancani e Alessia Morani, ma a cambiare sono continuamente le collocazioni e quindi le possibilità di elezioni. L’unico ‘straniero’ candidato nelle Marche dovrebbe essere il commissario regionale Alberto Losacco che potrebbe guidare il listino del Senato (posto sicuro). A Macerata resta forte la candidatura di Irenze Manzi, mentre a sud Francesco Verducci, Anna Casini e Valerio Lucciarini si gioca un solo posto buono nel proporzionale. E qui c’è la mano del sindaco Matteo Ricci, che vuole a tutti i costi Lucciarini.

Roberto Fiaccarini