Il classico è controcorrente con la danza russa a Cagli

Oggi pomeriggio a teatro va in scena lo spettacolo “La nuova abitudine“. Fusione di culture greca, bizantina e slava dietro allo spettacolo.

Il classico è controcorrente  con la danza russa a Cagli

Il classico è controcorrente con la danza russa a Cagli

“La nuova abitudine“ della Compagnia Mòra fondata e diretta dalla coreografa e drammaturga Claudia Castellucci è in scena oggi alle 18 al Teatro Comunale di Cagli per “TeatrOltre“, festival ideato e realizzato all’insegna della multidisciplinarietà dall’Amat.

"Poco dopo il suo debutto in Italia – racconta Claudia Castellucci – è avvenuta l’invasione russa dell’Ucraina. Da allora non è stato più possibile proporre questa danza, sia per l’impossibilità dei cantanti di uscire dalla Russia, sia per il rifiuto generalizzato di avere relazioni con qualsiasi artista e talvolta perfino con opere d’arte che fossero di nazionalità russa. Con l’occasione di Cagli purtroppo resta impossibile fare la danza con la presenza dei cantanti russi. Ciò nonostante, abbiamo deciso di interpretare lo stesso la danza, grazie alle voci registrate dei nostri coristi".

La Castellucci continua: "La danza nasce da un progressivo avvicinamento alla matrice greca del canto bizantino e slavo, che è come dire quel tratto che a Est sutura l’Europa nel suo percorso che dal Mar Nero si spinge su, sino al Mar Baltico: Costantinopoli, Bulgaria, Ucraina e Russia sono le terre dove soffia il canto “Znamenny“ su cui la danza è stata costruita. Rispetto al canto corale della tradizione ortodossa più nota, il canto “Znamenny“ è rivestito di una semplice veste, assai lontana dalla pompa lussureggiante della liturgia slava. A causa del suo essenziale equilibrio esso appare modesto, dando a questo aggettivo tutto il suo significato originale, la cui radice è la stessa della parola “misura“. Sebbene il canto “Znamenny“ unisca tuttora la storia profonda dei popoli slavi, ora risuona sopra una guerra tuttora in corso".

La regista e coreografa prosegue la sua presentazione: "In questo contesto ci situiamo con la tecnica di una danza intuitiva; con una assimilazione che vuole mantenersi spettatrice, con discrezione e riguardo per una musica che è entrata a far parte della vita concreta delle persone al punto da farsi liturgia. Vogliamo proseguire e affermare il discorso della danza, una danza attuale, che si è imbattuta violentemente nella cronaca di questo tempo".

I danzatori in scena sono Sissj Bassani, Silvia Ciancimino, Guillermo de Cabanyes, René Ramos, Francesca Siracusa, Pier Paolo Zimmermann. La musicale è a cura di Stefano Bartolini.

Info. 0721 781341.

b. t.