Il cluster dell’Urbino Calcio Mister Crespi in ospedale

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E’ in ospedale da ieri sera per dolori al torace. Sa di essere positivo al covid, con una carica virale altissima. Lui è Antonio Crespi (foto), 53 anni, nella vita ispettore del lavoro dell’Asur a Fano, e per passione allenatore dell’Urbino calcio, serie Eccellenza. Proprio la squadra feltresca rischia di diventare un focolaio covid: mister positivo, tre giocatori positivi, altri tre a casa con la febbre che aspettano di fare il tempone, la squadra che ieri non ha giocato con l’Urbania. Crespi risponde al telefono dal lettino d’ospedale: "Il medico mi ha detto che ho una carica virale potente perché sono stato infettato da un giovane. Non so davvero chi possa avermi contagiato ma i ragazzi della squadra non possiamo metterli dentro una bolla. Ho cercato di differenziare i percorsi, le docce, gli spogliatoi ma è impossibile. Si corre, si suda, si gioca senza mascherina e quindi i rischi ci sono in ogni secondo. Ma è una situazione difficile per la mia famiglia, perché mio figlio era già in quarantena a casa, pur con tampone rapido negativo, perché aveva un compagno di scuola positivo. Mia moglie, insegnante, ha dovuto abbandonare ovviamente la scuola e stare in quarantena per la mia positività, mia figlia che l’aveva già avuto ad agosto, ha traslocato dalla nonna. Intanto qui in ospedale mi hanno fatto tac, analisi, radiografie, misurazione dell’ossigeno, e non ho nulla. Ho preso il virus, questo è innegabile, e sento che ho le ossa rotte con dolori articolari molto forti. Per fortuna il cuore è regolare ed è a posto. Mi dispiace di questa situazione, ma il contagio in un campo di calcio in mezzo a giovani che hanno una vita sociale intensa è proprio facile. Ricordo – continua Crespi – che siamo andati a giocare ad Ascoli, dove il virus gira più che a Pesaro, e poi ad Ancona e fino a mercoledì ci siamo visti in campo. Da giovedì, tre giocatori hanno avuto la febbre, altri tre si sono rivelati positivi e anch’io ho avvertito i sintomi del covid. Così mi sono chiuso in casa, ho fatto il tampone, e l’esito è stato positivo. Spero che passi tutto in fretta senza complicazioni. Ai ragazzi ho detto che ci rivediamo in campo martedì 27 ottobre, sperando che per quel giorno, il covid sia solo un ricordo".