Il comitato non demorde "Non ci hanno fatto entrare, siamo rimasti in strada"

Cartelli, striscioni, gruppi di cittadini di Gallo di Petriano a Ca’ Virginia "Abbiamo visto passare gli imprenditori dentro le loro Audi e Mercedes".

Il comitato non demorde  "Non ci hanno fatto entrare,  siamo rimasti in strada"

Il comitato non demorde "Non ci hanno fatto entrare, siamo rimasti in strada"

Si sono dati appuntamento attorno le 10 sulla strada di Borgo Massano per manifestare contro la discarica di Riceci. L’associazione Diversamente ha richiamato cittadini da Pesaro a Urbino, le associazioni e i membri di Europa Verde e Slow Food per dire no al progetto. Infatti nella vicina country house si sarebbe tenuta una riunione per spiegare il progetto: chiusa al pubblico ma solo su invito.

"Abbiamo portato dei cartelli all’entrata della strada di Ca’Virgnia, rimanendo nella parte pubblica - racconta Andrea Torcoletti, presidente dell’Associazione Diversamente -. L’obiettivo era far vedere a chi aveva l’invito il nostro dissenso alla realizzazione della discarica. La nostra sensazione, ad oggi, è quella di essere un territorio sotto assedio".

Perché dice così? "Perché abbiamo visto apparire negli ultimi 2 anni progetti giganteschi da parte di Marche Multiservizi proprio qui. Prima il digestore anaerobico a Talacchio e oggi la discarica di Riceci. Mi sembra che per un territorio piccolo come il nostro siano impianti molto impattanti con potenziali rischi per la salute. Non si capisce come si possa portare avanti questa strategia sul territorio, non ci sentiamo tutelati da chi ci amministra e ci rappresenta. Infatti sembra che nessuno sappia mai niente, se non quando i progetti vengono presentati e depositati in Provincia. Ieri abbiamo visto arrivare imprenditori, non solo locali attraverso le associazioni, alcuni politici locali e regionali e amministratori della società", conclude a Torcoletti.

Silvia Mari, anima del comitato contro la discarica, dice: "Questi signori che con le loro Audi, Porsche, Mercedes sono andati alla riunione non pensino che i cittadini siano meno incisivi del loro potere. Noi non molleremo di un millimetro, stanno arrivando firme da ogni dove, siamo decisi a non fare passare uno scempio di questa portata. Non hanno capito che la nostra provincia non si tocca più, hanno provato a fare tutto di nascosto ma non ci sono riusciti. Faremo il possibile con le nostre forze per bloccare questo progetto. Siamo stati costretti a rimanere nella curva della provinciale perché ci era stato impedito il passo e di partecipare all’incontro, altrimenti saremmo entrati volentieri. Tra coloro che sono entrati c’era un rappresentante della famiglia Bruscoli che ci ha detto all’ingresso di entrare per dire no al progetto. E lo ha fatto".

Francesco Pierucci