Il Comitato: "Vogliamo un ospedale vero". Tutte le richieste

L’altra sera in un consiglio comunale è stato approvato all’unanimità un documento che sarà inviato alla giunta regionale in vista dell’approvazione della variante al Piano sanitario regionale. Il documento è il frutto del lavoro di una commissione speciale del consiglio comunale presieduta da Marco Bartoli. La commissione ha preso a riunirsi ad agosto scorso e ha avuto cinque round, nei quali s’è arrivati a una formulazione largamente condivisa, anche se con accenti diversi. Per esempio la sottolineatura della consigliera Gloria Mei, anche a nome del "Comitato dei cittadini che rivogliono l’ospedale" (si chiama così: ha raccolto 649 firme di cittadini a sostegno dell’odg), che la domanda fondamentale che Fossombrone rivolge alla Regione è che l’ospedale cittadino non faccia più parte della rete territoriale, ma ridiventi parte della rete ospedaliera, ovvero un ospedale a tutto tondo, di base. Laddove il documento approvato sembrerebbe dare per scontato il destino territoriale di Fossombrone, puntando a limitare i danni. Ma questo è il campo delle interpretazioni.

Sul piano delle richieste - una decina in tutto - che si fanno alla Regione, il documento chiede: "Un punto di primo intervento presidiato da medici e infermieri in grado di accogliere pazienti, fare diagnosi e poter gestire in autonomia i codici bianchi e i codici verdi h24…"; "deve essere assolutamente mantenuto il servizio di emergenza-urgenza ora presente tramite stazionamento h24 della Potes; "Radiologia va potenziata"; "le giornate di ambulatorio specialistico e relativi esami strumentali devono essere aumentati rendendole prenotabili anche dalla postazione Cup dentro l’ospedale; "un reparto di lungodegenza post-acuzie con riabilitazione dedicata deve essere previsto all’interno della struttura"; "un minimo di posti letto di medicina all’interno della struttura".

a.bia.