"Il Comune denunci e fermi gli imbrattatori"

L’ex assessore Guidi ha speso una vita per promuovere il decoro estetico. Un gruppo di teppisti ha “ridipinto“ una pensilina appena rifatta

"Il Comune denunci e fermi gli imbrattatori"

"Il Comune denunci e fermi gli imbrattatori"

"La bellezza non è solo un valore puntuale, deve essere uno stile diffuso. Proprio per questo contano i particolari, anche se non sempre sono la priorità delle istituzioni pubbliche e non solo per mancanza di risorse". A esclamarlo è Massimo Guidi, già vicesindaco di Urbino dell’ultima Giunta Gambini fino lo scorso autunno quando ha aderito ad Azione, ma è ancora membro e rimane comunque co-fondatore di “Liberi per Cambiare“. Come noto ha una lunga attività amministrativa alle spalle. "Occorre far crescere l’attenzione alla cura dei particolari che sono il modo più efficace per contrastare il degrado materiale e culturale. Su questi concetti ho sempre cercato di operare quando ho ricoperto ruoli pubblici come amministratore".

Parole, quelle di Guidi, che commentano alcune lordure e imbrattamementi nel quartiere di Piansevero. Zona oggetto di alcuni interventi voluti e seguiti dallo stesso ex assessore che rimarca alcune azioni intraprese per il decoro cittadino.

"L’ultimo esempio è stato il restauro di oltre 300 insegne e targhe in pietra presenti nel centro storico della città. Per quanto riguarda il quartiere di Piansevero (zona ospedale) la strategia si è concentrata sul restauro ed il riposizionamento di 370 cippi commemorativi al Parco della Rimembranza. Così come l’eliminazione dei cartelloni pubblicitari e dei necrologi di fronte alla chiesa di Loreto. E’ un bene vedere che si è provveduto alla sostituzione della copertura che porta all’accesso di alcuni uffici comunali, dell’ufficio postale e dei negozi così come dei parcheggi. Questa più volte era stata sollecitata, purtroppo però nei giorni scorsi è stata imbrattata in maniera orribile. Spero che qualcuno dell’amministrazione comunale abbia sporto denuncia, come fatto nel passato. Mi sono trovato io stesso diverse volte a presentare segnalazioni per gravi danni fatti, come l’imbruttimento di alcune aree, e poi alcuni responsabili, circa una decina negli anni, sono stati individuati. Un grazie anche alla collaborazione con la Polizia di Stato".

Come commenta invece gli ultimi interventi? "Bene, la pavimentazione del passaggio pedonale che collega via Comandino con viale Di Vittorio passando attraverso il vecchio portale di accesso alla ex Villa del Padiglione. Questo dovrebbe essere illuminato e il cancello, che era di proprietà della famiglia Albani ed era l’accesso ai loro orti al Piano di Santa Lucia, dovrebbe essere restaurato. Era stato donato dal Comune dal cavaliere Angelo Moscati per essere utilizzato come accesso alla villa. Si vedono, dietro, ancora due cipressi che conducevano all’abitazione, dove oggi c’è un padiglione dell’ospedale".

Francesco Pierucci