Il Comune retrocede: l’antenna sarà spostata

Gli assessori Della Dora e Morotti: "Tranquillizziamo i pesaresi: stiamo parlando con Iliad per trovare dei luoghi alternativi"

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L’onda anomala di Soria – oltre mille firme contro l’antenna 5G di Iliad –, è entrata in Comune. E ieri l’assessore Mila Della Dora assieme alla collega Heidi Morotti, hanno comunicato "che al momento non è stato rilasciato alcun permesso. Tranquillizziamo quindi i pesaresi: stiamo relazionandoci – dicono – con Iliad per sottoporre soluzioni alternative alla localizzazione in siti che non siano particolarmente vicini alle residenze". Le due rappresentanti dell’amministrazione aggiungono poi che la maxi antenna "non comporta alcun danno per la salute".

Ma su questo punto Rosalia Cipolletta, presidente di Lega Ambiente, aggiunge: "Per quello che riguarda la salute bisogna comunque aggiungere, per onore di verità, che gli scienziati sono molto divisi su questo fronte. Anche perché ci troviamo di fronte ad una nuova tecnologia, quella del 5G, e comunque vale sempre il principio della precauzione, soprattutto quando c’è di mezzo la salute. Non a caso sia la Regione che il ministero, parlano chiaramente di evitare il posizionamento delle antenne nelle vicinanze di case per anziani di ospedali ed anche di aree ad alta concentrazione abitativa. Comunque il trovare un accordo con la società è un segno di buona volontà e speriamo che riescano a portare a casa il risultato".

Molto impegnato ed anche molto pressato dagli abitanti di Soria, anche il presidente della Circoscrizione Stefano Poderi che alla luce della presa di posizione dell’amministrazione dice: "Non entro nel merito dell’impatto che l’impianto ha sulla salute delle persone perché i dati tecnici rendono abbastanza tranquilli, ma resta il rumore prodotto dall’impianto e del quale non si è parlato. Ma questo non è l’unico aspetto della questione. Quella di Soria è una zona residenziale dove molte famiglie hanno investito i risparmi di una vita. Il cittadino deve essere tutelato sotto ogni aspetto".

Poi Poderi toglie pressione da sopra gli amministratori perché gli atti sono del 2018 "e questi amministratori non c’erano. Per cui occorre prudenza nel giudicare". Poi aggiunge: "I tecnici hanno proceduto seguendo correttamente le procedure, ma nel caso specifico, credo che oltre a seguire la normativa sarebbe stato opportuno aggiungere qualcosa dettato dalla professionalità e dall’esperienza. Comunque ora attendo fiducioso perché con la volontà si risolvono i problemi".

Rosalia Cipolletta di Lega Ambiente comunque ribadisce un punto: "Il piano antenne 5G non viene pubblicizzato, non è stato discusso e non dicono, per cui la gente si arrabbia".

Il Comune da parte sua attraverso gli assessori Della Dora e Morotti, aggiunge: "Stiamo individuando un sito che, nelle medesime condizioni di sicurezza e nella medesima zona, diminuisca l’impatto visivo dell’impianto, armonizzandolo con il contesto urbano circostante. Ci siamo già interfacciati con l’azienda, che si sono dimostrati disponibili a presentare al centro decisionale Iliad le soluzioni che l’amministrazione prospetterà".

Una storia da mettere nel cassetto? Pare di no perché le associazioni vogliono a questo punto sapere anche quante sono queste maxi antenne e dove verranno posizionate nelle varie zone della città "perché hanno una potenza minore, ma noi non siamo nè Milano e nè Torino, per cui vogliamo capire quante sono e dove verranno collocate", conclude Rosalia Cipolletta.

m.g.