SOLIDEA VITALI ROSATI
Cronaca

Il Consorzio di bonifica preparato: "Pronto il progetto di sfangamento"

Lo afferma il presidente, Michele Maiani. "E’ un sistema innovativo". Intanto Aguzzi vorrebbe creare un potabilizzatore tra la diga e Pesaro. Biancani critico: "Mercatale solo una soluzione di emergenza".

"Piuttosto che fare un nuovo invaso intanto, pensiamo ad utilizzare quello che già c’è a Mercatale di Sassocorvaro". L’opzione è stata illustrata dall’assessore regionale Stefano Aguzzi al tavolo tecnico voluto dal sindaco Andrea Biancani e indetto dal Prefetto Emanuela Saveria Greco per affrontare il delicato tema dell’approvvigionamento dell’acqua in un contesto di sempre maggiore scarsità.

L’invaso di Mercatale è gestito dal Consorzio di Bonifica, i cui vertici - Michele Maiani, presidente del Consorzio e Francesca Gironi, Presidente dell’Assemblea del Consorzio - hanno accolto favorevolmente l’ipotesi abbozzata dall’assessore regionale: "Da parte nostra - dicono - ci sono tutte le condizioni favorevoli per procedere, sia per quanto riguarda le condotte già esistenti, sia per la disponibilità della diga stessa che a brevissimo verrà liberata dai fanghi depositati sul fondo e potrà tornare ad invasare oltre 5 milioni di litri d’acqua".

"Su Mercatale – continua Maiani – abbiamo un innovativo progetto di sfangamento, redatto dalla nostra società di progettazione Bonifica Marche Engineering e che potremo replicare anche in altre dighe. Riduce di molto i tempi di pulizia dei fondali e consente di lasciare operativo l’invaso". Francesca Gironi, Presidente dell’Assemblea del Consorzio, aggiunge: "Grazie al progetto di sfangamento già finanziato dal Mit per 8.669.413 di euro, riuscirà a recuperare circa 1 milione di capacità di invaso, utile sia in fase di laminazione delle piene, sia come bacino dal quale attingere per l’irrigazione e per l’uso idropotabile".

Molto critico sulla proposta di Aguzzi, invece, è il commento del sindaco di Pesaro, Andrea Biancani: "La proposta va presa in considerazione – dice Biancani –. Non escludo nulla. Gli uffici della Regione, così come l’Aato da cui dipende la priorità degli investimenti, devono elaborare uno studio considerando non soltanto i benefici in termini di costi e tempistiche, ma valutando seriamente alcuni aspetti critici che vorrei citare".

Prego. "Ad oggi la diga di Mercatale, agendo da cassa di laminazione, ha impedito che Pesaro, davanti un rischio alto di alluvione, finisse sott’acqua. Nelle stagioni piovose, il livello dell’acqua viene monitorato, tenuto basso volutamente per garantire la sicurezza della vallata dal rischio di alluvione proprio grazie a Mercatale che rappresenta una valvola di sicurezza. Ma se usiamo Mercatale per l’acquedotto non potremo più usare lo stesso invaso per scaricare la potenza del fiume. Poi non bisogna dimenticare la funzione per cui è nata Mercatale: alimentare la produzione agricola. E’ necessario valutare che in caso di scarsità d’acqua, l’agricoltura non resti senza possibilità di irrigazione".

Secondo quanto illustrato da Aguzzi dei 5milioni di metri cubi totali, nell’invaso, per l’agricoltura ne vengono rilasciati 900mila di metri cubi e di questi solo 400mila metri cubi vengono usati, mentre i restanti finiscono nel mare. Aguzzi vedrebbe bene, allora, raccogliere quei 500mila metri cubi in un potabilizzatore da costruire a valle di Mercatale e a monte di Pesaro che renderebbe il capoluogo autonomo. "Intanto bisogna tenere conto che il bacino del Foglia è più argilloso degli altri e quindi per la depurazione si dovrebbero mettere in conto costi più alti. Poi oltre al depuratore bisognerebbe considerare anche la rete di condutture necessarie a raggiungere la città. Insomma messe insieme queste riflessioni, mi verrebbe da dire che Mercatale, forse può essere una soluzione d’emergenza, ma non credo possa risolvere l’approvvigionamento di Pesaro".