REDAZIONE PESARO

Il dibattito sulla sanità. La pagella di Ricci:: "Liste d’attesa, mobilità. È tutto peggiorato"

Il sindaco sottolinea anche l’aumento di reati connessi a disturbi psichici. E sul San Benedetto incalza: "Un euro ce lo volete mettere?". Sulla modulazione di posti letto e reparti, tutto rinviato agli atti aziendali.

Il dibattito sulla sanità. La pagella di Ricci:: "Liste d’attesa, mobilità. È tutto peggiorato"

"Vi invito a parlare con il Questore sul tema di psichiatria: la maggior parte degli ultimi ’atti’ avvenuti in città sono legati a persone con problemi psichiatrici, non in carico al sistema sanitario. C’è una evidente crescita di questo problema, ma con le persone che abbiamo e le risorse e che abbiamo non ce la facciamo". Situazione simile per i disturbi alimentari: "bisogna fare qualcosa in più". A dare forza a due temi tra i più spinosi, tra quelli contenuti nell’ordine del giorno sulla sanità approvato lunedì in Consiglio – alla presenza del Governatore Acquaroli, degli assessori regionali Filippo Saltamartini e Francesco Baldelli; del direttore generale dell’Ast1, Nadia Storti – è stato il sindaco Matteo Ricci. Che ha concluso: "La percezione è che negli ultimi anni la sanità sia peggiorata: le liste di attesa sono aumentate, così come la mobilità passiva, malgrado i validi professionisti che abbiamo".

Il documento è passato con i 20 voti favorevoli della maggioranza, i 6 contrari dell’opposizione e 1 astenuto (Sperindei). Solo un tema, tra gli 11 posti dall’odg, è rimasto sospeso, poco più che accennato persino dal sindaco: "1 euro sul San Benedetto ce lo volete mettere?". Avendo parlato per quasi tre ore del nuovo ospedale che impegna la Regione con un investimento da 200 milioni di euro, Baldelli e Saltamartini sono andati dritti.

"Dice bene la consigliera Giulia Marchionni – ha detto l’assessore Baldelli –: a Pesaro si parla di ospedale nuovo dal 1968. La giunta Acquaroli ha messo a terra quello che non sono riusciti a fare altri, in decenni di parole". Giampiero Bellucci (Pd) nell’illustrare l’odg ha sottolineato: "Appena eletti non avete avuto dubbi: revocare il progetto di Muraglia per 600 posti letto; chiudere l’Azienda Ospedaliera marche Nord, rei di essere la causa dell’impoverimento della sanità dei territori interni in particolare. Avete smontato il giocattolo, oggi però i pezzi restano ancora a terra, state brancolando nel buio". La replica di Baldelli forte del senno di poi: "Noi abbiamo voluto dare certezza alla comunità. Come? Dando risorse completamente pubbliche veicolate dalla Regione, alcune direttamente dal bilancio proprio, come ha voluto il presidente Acquaroli, a dimostrazione di quanto questa struttura sia prioritaria per la Regione. Tanto che è la prima che andiamo ad avviare. Se pensiamo a tutto quello che sta succedendo tra guerre, inflazione e relativi innalzamento dei prezzi dell’edilizia, nel voler dare certezza, abbiamo avuto ragione. Rate da pagare che introdotte in un contesto di project financing, con i bilanci attuali, forse non avremmo avuto modo di fare fronte. Se avessimo fatto il project financing quella sarebbe diventata spesa corrente: la dovevamo quindi sottrarre all’erogazione dei servizi. Diversamente, oggi, la spesa voluta da Acquaroli è tale che non intacca quella per il personale".

Ricci ha controbattuto: "Potevate tenere il progetto pronto e finanziarlo con soldi pubblici. Invece abbiamo perso un anno in dibattiti sulla nuova collocazione a Case Bruciate. Vi chiediamo solo che sia bello e che sia modulare: i 600 posti torneranno ad essere la vera esigenza di questo territorio". Una palla che Baldelli ha preso al volo: "Sarà espandibile e flessibile". Cioè? Ricci ha chiesto come si possa parlare di un ospedale che passa dai 382 posti a 460. "Sarà un ospedale in grado di espandersi ma anche di trasformarsi grazie ad un elevato grado di flessibilità: i 120 metri quadrati a posto letto è il minimo previsto dalla normativa, noi abbiamo previsto 150 metri quadrati a posto letto". Questa abbondanza permetterà al bisogno di sdoppiare gli spazi.

Riguardo alla organizzazione dei reparti Ricci ha fatto domande a mitraglia: "Che cosa ci volete fare dentro l’ospedale? Che eccellenze ci saranno? Come sarà organizzato se vogliamo fermare la mobilità passiva? E come si rapporterà con Fano, Urbino, Pergola?". Acquaroli gli ha risposto esattamente come ieri Saltamartini, in Consiglio regionale ha replicato al consigliere regionale Biancani: "Sono risposte che potremo dare una volta redatto l’atto aziendale, non prima – ha detto una volta per tutte il governatore –: sarà pronto per la primavera 2024". Una risposta che dovrebbe mettere a tacere le malelingue: "L’accordo aziendale non lo faranno prima delle elezioni di maggio 2024".

Solidea Vitali Rosati