"Il direttore generale doveva dimettersi prima"

Parlano alcuni soci contrari all’aggregazione: "Fiduciosi delle mosse fatte da Palazzo Koch"

Popolare Valconca commissariata (foto del 20/11 in cui si votò il no alla fusione)

Popolare Valconca commissariata (foto del 20/11 in cui si votò il no alla fusione)

Per le reazioni ‘a mente fredda’ bisognerà aspettare i prossimi giorni. Ieri ben pochi soci di Banca Popolare Valconca hanno voluto sbottonarsi e commentare la decisione di Bankitalia di commissariare l’istituto. Dal fronte del ‘no’, che si è opposto alla fusione con Blu Banca in occasione dell’assemblea straordinaria ottenendo il 50,44% delle preferenze contro il 46,74% del ‘sì’, è arrivata solo una nota sintetica, a firma di alcuni azionisti. "L’arrivo dei commissari indicati da Bankitalia è una garanzia per tutti, soci e clienti. Il commissariamento è un’ovvia conseguenza degli esiti dell’assemblea".

Il gruppo di soci poi prosegue dichiarando di "avere piena fiducia in Bankitalia e nei commissari nominati. Riteniamo inoltre positivo che il direttore generale concluda il suo mandato. Forse doveva essere lui il primo a dimettersi". Il 20 novembre scorso la maggioranza dell’assemblea dei soci, chiamato ad esprimere un parere sul progetto di accorpamento con Blu Banca, aveva giudicato non sufficiente la proposta messa sul piatto dal gruppo laziale e troppo sfavorevole il valore del concambio. Il rapporto – ritenuto congruo da un esperto indipendente – era di un’azione di Blu Banca ogni 282 della Banca Valconca.