
La città di Urbino non dimentica Carlo Ceci (1917 - 2013, nella foto a lato) a dieci anni dalla morte. Ieri si sono inaugurate due mostre nella ricorrenza del decennale della morte. L’eposizione alla Casa Natale di Raffaello a cura di Innocenzo Aliventi (intitolata “La pittura musicale, sensitiva di Carlo Ceci) è non solo una rassegna che offre una visione d’insieme della produzione pittorica di Carlo Ceci, fatta di paesaggi principalmente, oltre a composizioni floreali ed altre creazioni che danno l’effetto dell’insieme. Per la circostanza sono stati pubblicati gli appunti di Stilistica e Storia del costume sui quali Carlo Ceci ha per decenni insegnato una materia che si radica nel suo antico interesse per il mondo del costume e che lo vide protagonista di un’esperienza rimasta negli annali: il “Teatro rinascimentale di corte“ che portò nella città ducale firme di primo piano del teatro europeo.
La mostra nei locali allestiti per le esposizioni dell’Oratorio di san Giovanni è invece a cura di Marta Bruscaglia e Giuliano Santini; ancora una volta ritroviamo una importante varietà di soggetti, uniti da un titolo particolarmente evocativo: “Carlo Ceci protagonista nel teatro vero di Urbino“. In entrambe le inaugurazioni di ieri (la mattina alla Casa di Raffaello e nel pomeriggio all’Oratorio) non solo estimatori del Maestro, ma anche tanti suoi allievi che lo seguirono con passione alla Scuola del Libro.