Il festival del Belcanto ritrovato Così rivive la musica dimenticata

Parte da Pesaro la rassegna che coinvolge teatri e piazze delle Marche. Martedì, al Rossini. Cecchina suonatrice di ghironda

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PESARO

di Claudio Salvi

Così come il Rof, ha lavorato negli anni con la Fondazione per restituire al mondo il Rossini meno conosciuto, così il Festival nazionale "Il Belcanto ritrovato" (dal 23 agosto al 10 settembre), intende proporre autori precedenti o coevi al genio pesarese ma che non hanno goduto della stessa celebrità postuma. E così questa seconda edizione si presenta con 23 compositori, cinque produzioni concertistiche, una farsa e due conferenze musicali: in totale 11 appuntamenti in sei luoghi delle Marche tra teatri, piazze, chiostri e chiese sconsacrate.

"L’intento – hanno detto alla presentazione dell’evento alla stampa Saul Salucci, presidente della Sinfonica Rossini e sovrintendente assieme all’ideatore e coordinatore del festival Rudolf Colm - è quello di recuperare materiali musicali, rappresentazioni operistiche, concerti lirico sinfonici che fanno parte dell’epoca d’oro del Belcanto (tra il 1800 e il 1850), quando in Italia tantissimi compositori riempivano i teatri di tutta la penisola con le loro opere, un patrimonio di inestimabile valore".

A confortare l’apprezzabile operazione ieri in sala del Consiglio comunale c’erano tutti: gli assessori alla cultura dei Comuni di Pesaro, Fano e Urbino, Ilaria Narici della Fondazione Rossini, Katia Amati e, seppure in video, l’assessore regionale alla Cultura Giorgia Latini.

Il direttore artistico della rassegna è Daniele Agiman, nota bacchetta alla guida della Sinfonica Rossini che del festival sarà l’orchestra di riferimento.

Il primo degli 11 appuntamenti è in programma martedì 23 agosto alle 20.30, al Teatro Rossini con "Cecchina suonatrice di ghironda", farsa in un atto andata in scena esattamente 199 anni fa poche settimane dopo il debutto di Rossini con "La cambiale di matrimonio", nel medesimo teatro veneziano di San Moisè, con testo dello stesso librettista Gaetano Rossi e musica del più anziano compositore Pietro Generali.

Una prima esecuzione in epoca moderna nell’edizione a cura di Marco Beghelli, con la collaborazione di Lorenzo Nencini, la cui regia è firmata da Davide Garattini Raimondi.

Sul podio dell’Orchestra Sinfonica Gioachino Rossini, il maestro Daniele Agiman. Al fortepiano Claudia Foresi. I Solisti sono stati selezionati dall’Accademia Rossiniana "Alberto Zedda": Alan Starovoitov sarà il Duca di Rosmond; Paolo Ingrasciotta, il Consigliere; Pierluigi D’Aloia, il Signor Enrico; Iolanda Massimo, Cecchina; Ramiro Maturana, Andrea, giovine Savojardo; Annya Pinto, Fiorina, cameriera. Il mezzosoprano Nutsa Zakaidze eseguirà "Cari luoghi ov’io passai" da Linda di Chamounix di Donizetti, accompagnata dalla ghironda di Francesco Giusta. Le scenografie sono realizzate in collaborazione con il Liceo Artistico Mengaroni di Pesaro.

E dopo il debutto, mercoledì 24 il Festival approda a Fano per il secondo appuntamento e proprio nel giorno in cui nel 1863 il Teatro della Fortuna veniva inaugurato e apriva ufficialmente le sue porte al pubblico, facendo ammirare il sipario dipinto da Francesco Grandi. Alle 21.00 va in scena il concerto “Il Belcanto marchigiano”.