Il fronte fanese fiducioso: "Ce la giochiamo"

Assente all’incontro il sindaco Seri, presenti gli assessori Fanesi e Tinti, che dice: "I fondi ci sono, possiamo approfittare di questa opportunità"

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di Anna Marchetti

Non c’era il sindaco Massimo Seri all’incontro in prefettura a Pesaro, ieri pomeriggio, con il ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini. A rappresentare Fano il vice sindaco Cristian Fanesi e l’assessore Dimitri Tinti. Presente anche l’ex consigliere regionale Renato Claudio Minardi. "E’ vero che il ministro non ha citato Fano – commenta Tinti – ma dal suo intervento è apparso chiaro che sono previste per la linea Adriatica ulteriori risorse. Risorse che potrebbero arrivare sia attraverso la prossima legge di bilancio sia dal fondo sviluppo e coesione ( 50 miliardi ndr) destinato ai progetti strategici. Il ministro ci ha anche detto che solo l’Italia ha due corridoi Ten-T (Trans european network- Transport), uno che corre lungo il Tirreno e l’altro lungo l’Adriatico e che anche da lì potrebbero arrivare ulteriori risorse economiche. Penso che Fano abbia tutte le condizioni per giocarsi questa opportunità".

Il sindaco Matteo Ricci ha ricordato l’appello da lui rivolto al Ministero per coinvolgere Fano nel progetto di arretramento della ferrovia: "Non c’è un esigenza di velocizzare la linea quanto quello di uniformare urbanisticamente due realtà che distano 12 km, e, che senza l’Ardizio, sarebbero un’unica città". Ricci ha fatto sapere che "Fano ha già individuato due-tre ipotesi di percorso" e come l’arretramento sia "una grande opportunità su cui la politica non può giocare". Minardi esprime apprezzamento nei confronti del sindaco di Pesaro "quando parla di allungare il percorso oltre Fano. Sarebbe grave se si tornasse al progetto originario che prevede a Fosso Sejore il ricongiungimento della ferrovia con il tracciato lungo la costa". E ancora Minardi: "Il ministro ha assicurato che le risorse saranno previste nel bilancio dello Stato. Fano deve muoversi per individuare il tracciato e lavorare con la Regione e con il Ministero per portare a casa quelle risorse".

Nessun commento, invece, da parte di Fanesi. Proprio sull’arretramento il sindaco Seri si è confrontato, nel tardo pomeriggio di ieri, con i capigruppo di maggioranza e opposizione dopo il mandato ricevuto l’altro ieri dalla giunta di seguire la vicenda a livello istituzionale. "Un progetto sovraregionale di tale importanza – secondo la consigliera di Fratelli d’Italia, Lucia Tarsi – va condotto in sinergia con gli altri comuni del territorio. Non servono fughe in avanti, né iniziative solitarie visto che c’è la Regione che ha già costituito un tavolo di regia". Rimane da chiarire quale sarà il percorso scelto e la localizzazione della nuova stazione. L’ipotesi più accredita rimane quella del treno che da Novilara, attraversa l’Arzilla, passa con una galleria sotto Monte Giove, si ferma alla nuova stazione di Chiaruccia e a Metaurilia si ricongiunge ai binari sulla costa.