
Tornare a casa vent’anni dopo e provare un’emozione che ha superato anche le sue aspettative. Così Valeria Battisodo racconta com’è...
Tornare a casa vent’anni dopo e provare un’emozione che ha superato anche le sue aspettative. Così Valeria Battisodo racconta com’è stato, dopo una carriera in serie A (con 3 scudetti e 3 Supercoppe), Nazionale compresa (14 presenze), rimettersi la maglia dell’Olimpia con la quale tutto era cominciato. Certo, è serie C, ma sempre di basket agonistico si parla: "Non avevo dato l’addio sui social come si usa fare in quest’epoca, ma dentro di me era finita - confessa - . Da due anni non giocavo più, concentrata sull’università: dopo la laurea in Scienze Motorie, a fine anno mi laureo in fisioterapia. A Campobasso, dove sono iscritta, ho fatto per un po’ la studentessa-giocatrice, poi ho detto basta".
Ma dietro l’angolo c’era di nuovo Pesaro a stuzzicarla: "Conosco da tempo il presidente Luca Tartaro, siamo amici, quest’estate ha insistito tanto perché tornassi alla casa madre. Gli ho detto che avrebbero dovuto pazientare fino alla fine di febbraio, in cui sono terminate le lezioni universitarie; nel frattempo a settembre ho fatto la preparazione con loro e a novembre ho giocato un paio di partite. E quando ho debuttato sul parquet della Celletta, la ‘mia’ palestra dove da piccola ho imparato l’abc del basket, ho sentito dentro un’emozione così forte che non me lo sarei mai immaginato, soprattutto incrociando lo sguardo dei dirigenti che dopo vent’anni erano ancora lì a guardarmi giocare".
Delle più esperte sono rimaste in poche: Giorgia Canestrari, Chiara Terenzi e Vanda Barulli, mentre Chiara Pentucci ha lasciato a gennaio perché aspetta il secondo bebè: "Quindi tutte le altre hanno tra i 18 e i 22 anni, lì per lì è stata una sensazione terribile – ride Valeria -, poi quando si entra in uno spogliatoio tutto cambia, siamo atlete". Classe ‘88, cresciuta con Daniel Hackett e Giovanni Tomassini di cui è coetanea, li segue sempre: "Nemmeno loro sono riusciti a tagliare del tutto il cordone ombelicale con Pesaro, Daniel torna al laghetto a pescare le carpe, Giovi al mare coi suoi amici di un tempo. Intanto sono andata ad abitare per conto mio, dopo vent’anni fuori da casa non potevo tornare dai miei, ai quali sono comunque legatissima". Adesso l’Olimpia è in piena lotta per i playoff: "Il problema è che mi è rivenuta voglia. E la mia domanda al presidente è stata: ma se andiamo su, mi tocca giocare in serie B? Va bè, ci penserò poi, casomai".
e.f.