GIOVANNI VOLPONI
Cronaca

Il grido del Siulp: "Commissariato fatiscente"

Sit-in del sindacato di polizia. "L’organico previsto sarebbe di 45 uomini, ma ce ne sono solo 23. Condizioni igieniche precarie, spazi insufficienti"

Sit-in del sindacato di polizia. "L’organico previsto sarebbe di 45 uomini, ma ce ne sono solo 23. Condizioni igieniche precarie, spazi insufficienti"

Sit-in del sindacato di polizia. "L’organico previsto sarebbe di 45 uomini, ma ce ne sono solo 23. Condizioni igieniche precarie, spazi insufficienti"

"Un commissariato fatiscente e un organico esattamente dimezzato". Due gravi carenze note da tempo per il commissariato della Polizia di Stato di Urbino, che però ieri sono state ribadite a gran voce da un sit-in del sindacato unitario lavoratori di polizia, il quale in mattinata ha radunato vari iscritti per protestare contro delle condizioni di lavoro "insostenibili, che compromettono – spiega il segretario provinciale Siulp Marco Lanzi – non solo il benessere degli agenti, ma anche la qualità del servizio. La nostra sede, che dovrebbe essere un luogo di sicurezza e professionalità, versa in uno stato di degrado che non è più tollerabile. C’è ormai da tempo un clima di difficoltà e stress tra il personale, che si trova a dover affrontare quotidianamente sfide sempre più complesse senza il supporto necessario. L’organico previsto sarebbe di 45 uomini, ma ce ne sono solo 23, la metà. Solo cinque poliziotti addetti alle volanti: vuol dire che a Urbino, se va bene, esce una volante su quattro turni, lasciando scoperti gli altri tre. Senza contare che anche tutti gli altri uffici sono al collasso. Abbiamo solo due ispettori e quattro sovrintendenti a dirigere gli uffici. Nell’ufficio polizia anticrimine addirittura vi è una sola persona, un sovrintendente. E basta. Eppure il commissariato ha evaso 3200 pratiche immigratorie, 5400 passaporti, 540 porti d’armi: numeri incredibili per solo 23 uomini. Per quanto riguarda la sede, siamo sotto sfratto da oltre dieci anni. Le condizioni igieniche sono precarie, gli spazi del tutto insufficienti, il materiale e l’arredo obsoleti e usurati. Non ci sono spogliatoi, non c’è una cella di sicurezza, non c’è un ufficio dedicato all’ascolto delle vittime di violenza. E, dulcis in fundo, c’è una sola autovettura attrezzata per il controllo del territorio, con più di 100mila chilometri".

Una situazione che non è facile sbloccare, in quanto ministero, dipartimento e vertici devono essere concordi nel dirottare più personale in città e nel reperire fondi per una nuova sede. Ma potrebbero esserci delle condizioni favorevoli: "L’amministrazione comunale si è interessata – ha detto il vicesindaco Giulia Volponi – per uno spazio e ha individuato sia dei locali che potrebbero essere affittati, sia un terreno da concedere al ministero gratuitamente per un’eventuale nuova costruzione. Il commissariato è fondamentale Urbino e il territorio e siamo solidali alle richieste del sindacato per un suo potenziamento".

La polizia urbinate, come se non bastasse, è da febbraio 2024 senza un dirigente, guidata ad interim da quello di Fano: "I poliziotti di Urbino operano in condizioni estreme – ha detto l’onorevole Antonio Baldelli, anche lui presente al sit-in –; ho provato a sollecitare i vertici locali, ma senza esito. Dunque presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Interno per denunciare questa situazione, documentandola anche con fotografie che testimoniano lo stato della struttura. È urgente individuare una nuova sede, sfruttando la collaborazione col Comune, un significativo potenziamento dell’organico, grazie alle assunzioni nazionali dei prossimi mesi, e un nuovo dirigente. Quando nei prossimi mesi verranno assegnate nuove unità in Provincia, chiedo sin da ora che vengano ripartite tra i Commissariati di Fano e Urbino, dove manca metà del personale".

Giovanni Volponi