
Alessandro Sereno e Roberto Baioni, gestori del circolo Mengaroni
Non c’è ancora una sede alternativa per il Circolo Mengaroni. Dopo la vendita all’asta dell’ex carcere minorile avvenuta nel gennaio scorso, per uno degli spazi culturali più attivi della città, attualmente ubicato proprio nello stabile di via Bertozzini, non è stata ancora trovata una soluzione. Poco prima della vendita, i soci e frequentatori del Menga avevano anche avviato una raccolta firme per scongiurare la chiusura di una realtà così importante della nostra città, mentre l’amministrazione comunale si era attivata per cercare delle alternative all’attuale collocazione. I tempi per liberare i locali inizialmente erano stati fissati in circa tre mesi dopo la vendita, ora sembra però che ci sia una proroga. "Al momento non abbiamo ancora trovato una nuova sede – spiega il gestore del Menga, Roberto Baioni – ma insieme al Comune di Pesaro stiamo lavorando per trovare una soluzione adeguata. Ad oggi però sappiamo che lo sgombero dei locali è stato posticipato e potremo rimanere fino alla fine dell’anno, perché la ditta che si è aggiudicata l’asta (la VF Costruzioni e Restauri Srl di Modena con un’offerta di circa un milione di euro, ndr.) non inizierà i lavori prima della fine del 2025".
Il complesso in cui si trova il Menga, era di proprietà della Provincia di Pesaro Urbino. Quest’ultima deteneva il 56% delle quote dell’intero stabile mentre il Comune di Pesaro aveva il 43%. "Gli assessori Daniele Vimini e Riccardo Pozzi – aggiunge Baioni – si stanno prodigando per cercare una soluzione adeguata e per questo loro impegno li ringrazio molto. Il tempo però stringe, perché una volta individuata una nuova sede, poi ci vorrà del tempo anche per smobilitare quella attuale e trasferirsi, quindi mi auguro che si trovi una soluzione il prima possibile. Sappiamo che non è facile trovare una sede adeguata – aggiunge – perché il nostro è un club che ha bisogno di spazi per una serie di attività che da tanto tempo portiamo avanti: tra queste ci sono serate di musica live, dj-set, mostre e stand-up comedy. Il Menga è un polo culturale riconosciuto in tutta Italia e sarebbe davvero un peccato dover interrompere la nostra attività".
La necessità è quindi quella di accelerare visto che siamo quasi arrivati a luglio: "Il Comune si è adoperato con l’attuale proprietà per chiedere di farci rimanere più a lungo – conclude Baioni –. Questo sicuramente ci ha dato più tempo a disposizione per cercare una soluzione, ora però è necessario trovare uno spazio per il nostro ricollocamento e continuare a portare avanti tutte le nostre iniziative". Alice Muri